Corrado Augias si scusa per la frase su Fortuna: «Ho avuto un eccesso di interpretazione» | VIDEO

10/05/2016 di Stefania Carboni

«Sulle mie dichiarazioni ci sono state critiche e ingiurie, io ho avuto eccesso di interpretazione». Così Corrado Augias si scusa per la frase sulla piccola Fortuna Loffredo pronunciata lo scorso martedì nel programma di Floris. L’intellettuale torna nello stesso salotto per spiegare. E chiarire. «Ho saltato il passaggio del dolore straziante della famiglia che eliminava tutto il resto».

La piccola Fortuna è morta dopo esser stata gettata dal palazzo in cui viveva al Parco Verde, Caivano. La bambina aveva subito abusi sessuali. Gli inquirenti stanno cercando di fare luce sulla assurda e orrenda rete di pedofilia nel rione.
«In questa foto che questa povera madre mostra – affermò Augias nel corso programma di La7 – mi ha fatto impressione il contrasto che c’è tra lo sfondo e questa bambina che aveva 5-6 anni… la guardi bene… guardi com’è atteggiata, e com’era pettinata, e come sono i boccoli che cadono… Questa è una bambina che a 5-6 anni si atteggia come se ne avesse 16-18. Questo stridore mi fa capire che anche lì si erano un po’ persi i punti di riferimento». Parole che sollevarono polemiche. Oggi invece arriva una ulteriore riflessione e precisazione da parte del giornalista e scrittore.

«Fortuna Loffredo si atteggiava come se avesse 16 anni». Bufera su Corrado Augias

CORRADO AUGIAS: “QUERELA DEI LOFFREDO? SPERO SIA SOLO UN ANNUNCIO”

«Ho troppi anni per dare un giudizio, la mia idea del bambino è con i calzoni alle ginocchia, non agghindati. Ecco, però non mi rassegno però all’idea di bambini agghindati, che cadono vittime di mode e materialismo», ha aggiunto per poi tornare sull’argomento. «Floris qualcuno in malafede ha detto “allora giustifica lo stupratore”. A questo tipo di critica non vorrei manco rispondere», ha spiegato l’intellettuale su La7.

Infine Augias ha commentato l’annuncio di querela da parte della famiglia Loffredo aggiungendo: «Spero sia solo un annuncio. Mi addolora il gesto, il fatto che si sia potuto pensare che possa aver detto quelle cose in malafede».

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