È stata fermata la coppia di cannibali che avrebbe divorato 30 persone dal 1999

25/09/2017 di Redazione

Una vicenda inquietante che arriva direttamente dalla Russia. E che pare – purtroppo – avere un riscontro con la realtà. Una coppia di persone residente nella regione di Krasnodar sarebbe stata fermata con l’accusa di cannibalismo. Secondo i media locali avrebbero ucciso e utilizzato le carni di almeno trenta persone dal 1999, anche se – per il momento – sono state identificate sette vittime accertate.

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COPPIA CANNIBALI RUSSIA, LA STORIA

La storia è partita dal ritrovamento di un cellulare smarrito che conteneva al suo interno delle fotografie inquietanti. Il telefono, secondo quanto emerso, apparteneva proprio all’uomo arrestato a inizio settembre. Quest’ultimo era coinvolto nell’omicidio di una donna all’interno di un dormitorio militari i cui resti sono stati ritrovati all’interno di un secchio. In un primo momento, l’uomo ha negato qualsiasi coinvolgimento, sostenendo di aver ritrovato il corpo della donna, di aver scattato alcune fotografie al suo corpo e di essere poi scappato via.

Dmitry Bakshaev, 35 anni, e sua moglie Natalia Shaporenko, 42 anni di professione infermiera sono poi stati arrestati in seguito alla confessione – da parte dell’uomo – di due omicidi. La coppia conservava i resti umani in casa e alcuni di questi sono stati ritrovati nel freezer. Per i media locali come Mir24Ria Novosti, la causa di questa surreale formula di conservazione sarebbe un «consumo eccessivo di carne umana».

COPPIA CANNIBALI RUSSIA, IL PRECEDENTE STORICO

Una vicenda inquietante che, per certi aspetti, ricorda da vicino quella di Andrej Romanovič Čikatilo, denominato il mostro di Rostov, accusato dell’omicidio di 53 persone. Una vicenda controversa, quest’ultima, che si è svolta tutta a cavallo degli anni ’80 e ’90 e che terminò con la condanna a morte dello stesso pluriomicida. Dietro agli efferati atti – in quella che rappresenta una delle pagine di cronaca nera più oscure della storia dell’umanità -, c’era l’intenso piacere provato dall’uomo nell’uccidere le sue vittime. Ora, la coppia di cannibali – se i fatti imputati dovessero essere confermati – potrebbe riaprire una ferita nei meandri più oscuri della psicologia umana.

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