Sul Fatto il caso delle consulenze di Ricciardi per le case farmaceutiche

14/12/2017 di Redazione

Anche il Fatto Quotidiano torna ad interessarsi della vicenda delle consulenze di Walter Ricciardi per alcune case farmaceutiche emersa grazie al libro inchiesta di Giulia Innocenzi Vacci-Nazione (leggi qui tutta la storia). Il presidente dell’Iss ha lavorato con alcune grandi aziende anche su vaccini inseriti nella legge Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie che lui stesso ha contribuito a scrivere. Gli eventuali conflitti di interesse di Ricciardi, come raccontato su Giornalettismo, sono oggetto di due interrogazioni parlamentari, presentate dalla senatrice Paola Taverna (M5S) e dall’eurodeputato Piernicola Pedicini (M5S). Il Fatto riassume:

Come risulta da un documento della Commissione europea, rivelato dal libro Vacci-Nazione di Giulia Innocenzi e pubblicato dal Fatto, tra il 2008 e il 2012 Ricciardi ha lavorato con varie case farmaceutiche, anche su vaccini poi inseriti nel decreto sulle profilassi obbligatorie che il direttore dell’Iss ha contribuito a scrivere. Nella sua interrogazione la Taverna chiede al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di rispondere su vari punti, tra cui due incarichi non citati nei documenti pubblici di Ricciardi: la collaborazione con le riviste Italian Health Policy Brief e Public Health and Health Policy,”edite dalla Altis Omnia Pharma Service, una società che si occupa di assistere le case farmaceutiche in tutte le fasi legate ai suoi prodotti, dall’accreditamento presso le autorità sanitarie fino al lancio promozionale”.

Le interrogazioni parlamentari sulle consulenze e le collaborazioni di Ricciardi

Più nel dettaglio, la Taverna (leggi qui per approfondire) chiede al ministro se fosse a conoscenza di consulenze prestate da Ricciardi per 15 prodotti tra farmaci e vaccini, dal 2007 al 2012. Il presidente dell’Iss ne ha scritto nelle sue dichiarazioni di interesse presentate alla Commissione Europea nel 2013 e 2014. La senatrice evidenzia anche la consulenza di Ricciardi presso la Novartis per il vaccino anti-meningococco B, che in un primo momento era stato inserito tra i vaccini obbligatori previsti dal decreto Lorenzin (e poi finito tra quelli raccomandati). Viene poi sottolineato un potenziale conflitto di interessi con le finalità dell’Oms. Ricciardi presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità tra il 2012 e il 2014 è stato membro dell’European Advisory Committee Health Research. Pedicini, invece, nella sua interrogazione (leggi qui per approfondire) parla della collaborazione dell’attuale presidente Iss con la società di lobbyng Altis Ops srl, editrice di due riviste scientifiche: Italian Health Policy Brief (come membro del comitato degli esperti dal 2011 al 2015) e Public Health and Health Policy (come direttore scientifico per due numeri nel 2015). Non c’è traccia di queste collaborazioni in nessuna delle dichiarazioni di interesse presentate da Ricciardi alla Commissione Ue.

(Foto: ANSA / FABIO CAMPANA)

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