Comunali 2017, il risultato deludente del PD

12/06/2017 di Andrea Mollica

Il M5S è il grande sconfitto delle elezioni comunali del 2017, ma neppure il PD se la passa bene. Sui giornali Matteo Renzi ha fatto trapelare soddisfazione per l’esito delle amministrative, seguite al Nazareno a differenza del passato. Lo scrutinio delle principali città italiane andate al voto evidenzia però una prestazione negativa per il Partito Democratico.  L’unica vittoria di peso è Palermo, dove però Leoluca Orlando ha imposto al PD la rinuncia al proprio simbolo per poterlo appoggiare. Negli altri capoluoghi di regione o di provincia il voto fa emergere un quadro piuttosto deludente, in particolare al Nord. A Verona il Partito Democratico è rimasto escluso dal ballottaggio, nonostante la frattura nel centrodestra, che andrà al secondo turno con due candidati di area, il primo dei partiti e la seconda invece compagna del sindaco uscente Flavio Tosi. A Padova, altra grande città del Veneto, il primo cittadino Bitonci è primo con oltre il 40%, anche se il candidato del PD potrebbe vincere il ballottaggio visto che la somma del suo risultato con la percentuale della lista civica di sinistra è vicina al 50%.

GUIDA AI RISULTATI DELLE COMUNALI DEL PD

Il distacco limitato potrebbe portare anche alla vittoria del candidato democratico a Parma, dove Pizzarotti è arrivato primo ma senza sfondare. A Genova e La Spezia il PD rischia di perdere due storiche roccaforti: il centrodestra è primo due principali città della Liguria, regione tradizionalmente di sinistra ma ora sempre più orientata verso il fronte berlusconian-leghista. Male per i Democratici anche in Lombardia. A Monza e Como l’alleanza tra Forza Italia e Lega Nord è arriva prima in due città amministrate dal PD, mentre a Lodi e nella storica roccaforte progressista Sesto San Giovanni, la città più popolosa tra quelle confinanti con Milano,  il centrosinistra fa fatica a superare il 30%. Risultati negativi anche in Toscana, dove il PD di Renzi rischia di subire un altro cappotto nei capoluoghi di regione come nel 2016, con Pistoia, Carrara e Lucca a forte rischio sconfitta. a Rignano sull’Arno ha vinto un candidato di sinistra uscito dal PD dopo uno scontro con il padre di Renzi, Tiziano. L’Aquila, capoluogo dell’Abruzzo, è una delle città dove il centrosinistra è andato meglio, mentre al Sud, a Taranto, Catanzaro come a Lecce così come a Trapani,  il PD fa fatica ad arrivare al ballottaggio, e la coalizione che guida fa fatica a superare il 20%.

Share this article