Le compagnie low cost risparmiano sulla sicurezza?

La sicurezza delle low cost

è uno dei settori dove queste compagnie aeree a basso prezzo risparmiano per offrire prezzi molto più competivi rispetto alla concorrenza dei vettori tradizionali? La risposta che proviene dai giganti come Ryanair o Easyjet è no, e anche osservando la strategia commerciale così come le statistiche c’è poco o nulla che indichi problemi della sicurezza per le low cost aeree.

LOW COST E SICUREZZA – La tragedia dell’Airbus Germanwings ha riproposto su diversi media e social network il tema della sicurezza associato alle compagnie aeree low cost. Diverse persone si chiedono se Ryanair o Easyjet possano offrire prezzi così vantaggiosi grazie a risparmi ottenuti anche sul fronte della sicurezza. Queste compagnie hanno sempre smentito simili ipotesi, o accuse, come ricorda il portale svizzero 20 Minuten. Una portavoce di Easyjet rimarca come la sicurezza sia la massima priorità della compagnia, sottolineando come Easyjet non abbia mai auto un grave incidente. Tempo fa il responsabile comunicazione di Ryanair aveva evidenziato come i 29 anni di storia del vettore senza incidenti non si possano negare. Le statistiche confermano queste dichiarazioni. Nessuna low cost rilevante europea è stata finora coinvolta in incidenti mortali, e il primo episodio si è verificato purtroppo con la caduta dell’Airbus 320 di Germanwings. Se la sicurezza nelle compagnie low cost è garantita al massimo livello, ci si interroga su come questi vettori possano offrire prezzi così inferiori rispetto alla concorrenza.

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RISPARMI LOW COST – 20 Minuten spiega le strategie di risparmio basandosi sull’esperienza di Ryanair, la compagnia che ha rivoluzionato il settore aereo europeo. La prima scelta di Ryanair per combinare sicurezza e risparmi alle low cost sono stati gli acquisti di velivoli anticiclici. Il vettore low cost ha acquistato diversi suoi aerei quando le altre compagnie non effettuavano nuovi ordini, così da abbassare i prezzi del mercato. Per esempio Ryanair comprò molti aerei dopo l’11 settembre, quando il mercato aereo era entrato in crisi proprio per i problemi legati alla sicurezza. Le low cost risparmiano acquistando un solo tipo di velivolo. Ryanair dispone dei Boeing 737, Eeasyjet e Germanwings hanno acquistato l’A320. In questo modo si risparmiano costi di attesa e di personale, visto che i piloti devono guidare lo stesso tipo di velivolo. Le low cost assicurano poi grandi risparmi dal punto di vista del personale, visto che hanno una forza lavoro estremamente ridotta rispetto ai vettori tradizionali. Ryanair ha un dipendente ogni dieci mila passeggeri, le compagnie premium uno ogni mille. Un altro modo di risparmio tipico delle low cost è non pagare i pernottamenti dei propri piloti, ma farli ritornare sempre sul posto di lavoro. Questa strategia di risparmio però è criticata, visto che si potrebbero creare problemi dal punto di vista della stanchezza. I piloti delle low cost solitamente non sono assunti come dipendenti, ma ottengono contratti flessibili che li portano a lavorare di più per meno retribuzione. Alcune low cost come la Flyniki risparmiano grazie a una scelta curiosa, ovvero a viaggi più lenti del normale, che creano qualche minuto di ritardo ma importanti risparmi dal punto di vista del carburante.

Photocredit: QUIQUE GARCIA/AFP/Getty Images

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