Lo sfogo di Christian Raimo: «Alcuni programmi sembrano il Ku Klux Klan»

31/08/2017 di Redazione

Christian Raimo, 42 anni, scrittore e giornalista, due giorni fa, durante la trasmissione “Dalla vostra parte”, su Rete 4, è diventato famoso per aver esposto un cartello con sopra scritto: «Non c’avete un altro servizio sui negri cattivi?». Adesso racconta a Repubblica perché lo ha fatto e sopratutto che è successo dopo che Facebook ha oscurato per alcuni minuti il suo post.

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«L’avevo visto qualche volta ma non pensavo fosse non soltanto così razzista ma anche fatto male, monotematico. Sembrava la trasmissione di una rete del Ku Klux Klan o un pezzo d’archivio del 1930».
Prima i cartelli, poi l’uscita di scena con un «Me ne vado a cena, ho di meglio da fare»: erano sketch preparati?
«Mi è venuto spontaneo. Non posso discutere con qualcuno che dice che sul Corano c’è scritto di fare gli attentati».
Lei era in piazza Indipendenza dopo lo sgombero del palazzo occupato dai migranti. Ieri c’è stata una spedizione punitiva contro un centro di accoglienza come già in passato: Roma è una città razzista?
«Roma è stata pensata come una città escludente. Ci sono zone dove non si avverte la presenza dello Stato, del Comune.  Condanno tutte le forme di razzismo ma non mi sorprendo se in questi luoghi un centro di accoglienza diventa il simbolo di tutti i mali. D’altra parte qui la questione immigrazione è stata gestita in modo criminale».
Con i 5 Stelle è cambiato qualcosa?
«L’M5S ha un atteggiamento pilatesco, la sindaca è una sprovveduta: una città diventa accogliente se c’è una cultura diffusa dell’integrazione».

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