Chris Christie, il governatore nella bufera che rischia la corsa alla presidenza

09/01/2014 di Redazione

C’era un sindaco poco simpatico e allora i collaboratori di del governatore del New Jersey Christie hanno deciso di complicargli la vita chiudendo alcune strade, in modo da ingolfare la sua città di traffico.

TRA I FAVORITI – Chris Christie è uno dei potenziali candidati repubblicani alle presidenziali del 2016 e anche uno di quelli messi meglio nel gruppo. Repubblicano più progressista della media, ha conquistato i favori di molti con il suo operato di governatore, imponendosi all’attenzione nazionale quando nei giorni successivi al passaggio dell’uragano Sandy sul suo stato ha difeso l’azione di Obama, con il quale aveva collaborato con soddisfazione nelle ore più tese dell’emergenza.

ERA PIACIUTO – Un’esibizione di capacità d’operare con gli avversari in nome dell’interesse dei cittadini che è stata molto apprezzata, in particolare in un panorama nel quale la leadership repubblicana si è sempre più radicalizzata e non sembra avere altra politica che il sabotaggio sistematico delle iniziative dei democratici e del loro presidente.

LA PROVA NELLE MAIL – A mettere nei guai il governatore sono state una serie di mail pubblicate ieri e inviate dal suo vicecapo dello staff a due ufficiali della Port Authority of New York and New Jersey, nelle quali si dava disposizione di creare disagi alla cittadina di Fort Lee chiudendo due strade. Chiusura che poi in effetti è avvenuta, trasformando il traffico nella cittadina in un caos e provocando oltre ai disagi anche ritardi nei soccorsi di feriti e malati.

A SUA INSAPUTA – La colpa del sindaco di Fort Lee, Mark Sokolich,  peraltro non sembra nemmeno terribile, gli rinfacciavano infatti di non aver appoggiato la rielezione del governatore, che peraltro non aveva bisogno dei voti degli avversari, visto che ha visto con un bel margine. Le mail non mostrano un coinvolgimento diretto di Christie, che si è detto all’oscuro di tutto: «Sono offeso e profondamente rattristato di sapere che non solo sono stato ingannato da un membro del mio staff, ma che questa azione del tutto inappropriata e impunita sia potuta accadere a mia insaputa. »

QUALCUNO FESTEGGIA – Lo scandalo è stato accolto con favore da nemici ed alleati, soprattutto tra quanti sperano di sgomberare il campo  repubblicano a favore di altri candidati alla presidenza. L’immagine del governatore rischia di essere associata ad atti di bullismo politico, per di più motivati da questioni miserabili.UN PROBLEMA VERO – La mossa non era passata inosservata e già a dicembre erano esplose polemiche che avevano spinto alle dimissioni i due ufficiali della Port Authority coinvolti, ma non era stato possibile provare la malafede, dimostrata ora dalle mail venute alla luce in questi giorni. Un brutto colpo per l’immagine di Christie, perché è chiaro che se si ritiene una persona capace di azioni del genere, sia poco saggio promuoverla o votarla per il posto di presidente degli Stati Uniti, che ha un sacco di strumenti a disposizione per infierire sugli avversari.
(photocredits: © Future-Image/ZUMAPRESS.com)

 

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