In Gran Bretagna censimento senza indicazione del sesso, per non offendere i transgender

10/10/2017 di Redazione

Censimento senza indicazione del sesso: è la proposta fatta dall’Ufficio nazionale di statistica (Ons) britannico, dopo le proteste di transgender o di chi non si riconosce nella definizione di maschio o femmina. Così, nel 2021,  i sudditi della regina si troveranno, forse, a dover rispondere su nome, cognome, età e altri dati rilevanti ai fini statistici, ma non sul loro sesso.

La proposta di un censimento senza indicazione del sesso è stata fatta dopo un sondaggio condotto tra i cittadini britannici, da cui è emerso che la maggior parte di loro considera l’indicazione maschio o femmina «irrilevante inaccettabile e intrusiva, in particolare per le persone transgender», come riporta il sito di Sky Tg 24. Se la proposta dell’Ufficio nazionale di statistica verrà approvata, la Gran Bretagna sarà uno dei primi paesi al mondo a sottoporre i suoi cittadini a un censimento senza indicazione del sesso.

IN GRAN BRETAGNA LA PROPOSTA DI UN CENSIMENTO SENZA INDICAZIONE DEL SESSO

È probabile che, comunque, l’indicazione di genere si potrà esprimere, su base volontaria. Nell’ultimo censimento, quello del 2011, l’unica domanda a cui si poteva scegliere di non rispondere era quella sulla religione e – come riporta il quotidiano The Indipendent – 4 milioni di persone hanno scelto di non farlo.

La proposta di un censimento senza indicazione del sesso ha scatenato le proteste delle femministe, che – come riporta il Sunday Times – ci vedono «la negazione del diritto delle donne di esistere e identificarsi come tali». La scrittrice femminista Germaine Gree, ha commentato: «Sono stanca di tutto questo. Continuiamo a dire che le donne hanno vinto tutto quello che volevano. Ma non hanno nemmeno vinto il diritto di esistere».

Foto copertina: Pixabay

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