Lo scontro tra Catalogna e Spagna prosegue a colpi di nuovi ultimatum

16/10/2017 di Andrea Mollica

La Catalogna non ha risposto all’ultimatum della Spagna sulla sua dichiarazione di indipendenza. La radio catalana ha diffuso in anteprima la missiva che il presidente della Generalitat Carlos Puidgemont ha inviato al governo di Madrid in merito alla minacciata attivazione dell’articolo 155 della costituzione spagnola.

LA CATALOGNA SFUGGE ALL’ULTIMATUM DELLA SPAGNA

Il presidente del governo Mariano Rajoy aveva invitato la Catalogna a rispondere sull’effettiva dichiarazione di indipendenza o meno effettuata con la contorta formula della secessione sospesa, intimando alla Generalitat di ritornare alla legalità. Il presidente Puidgemont però ha inviato una lettera in cui ha ribadito la lunga battaglia della Catalogna per l’indipendenza, sottolineando come solo un vero dialogo possa risolvere il problma con la Spagna. «Mi ha sorpreso che nel suo scritto dello scorso 11 ottobre annunciasse la volontà del suo governo di attivare l’articolo 155 della Costituzione per sospendere l’autogoverno della Catalogna. Quando lo scorso 10 ottobre, rispondendo alla petizione di numerose personalità e istituzioni internazionali, spagnole e catalane, le prospettai un’offerta sincera di dialogo, non lo feci come una dimostrazione di debolezza, ma come una proposta onesta per trovare una soluzione al rapporto tra lo Stato spagnolo e la Catalogna, che è bloccato da molti anni. Domenica 1° ottobre, nel mezzo di una violenta azione della polizia denunciata dai più prestigiosi organismi internazionali, più di due milioni di catalani hanno assegnato al Parlament il mandato democratico di dichiarare l’indipendenza. Ai risultati di questo referendum bisogna aggiungere quelli delle ultime elezioni per il Parlament della Catalogna, dove una chiara maggioranza, un 47,7 per cento, votò per le forze indipendentiste, e dove le forze esplicitamente contrarie all’indipendenza ottennero un 39,1 per cento. È anche necessario ricordare che un 80 per cento dei cittadini sta manifestando in modo reiterato la volontà di decidere il proprio futuro politico votando in un referendum concordato. Accettare la realtà è il cammino per risolvere i problemi». La lettera di Puigdemont diffusa da Radio Catalunya è oltremodo evasiva, e chiede di dialogare per altri due mesi, scaricando sulla Spagna la responsabilità di commissariare la Catalogna. L’articolo 155 consisterebbe in un esautoramento dell’attuale amministrazione della comunità autonoma. La vice di Mariano Rajoy, Soraya Saenz de Santamaria, ha però ribadito che entro giovedì la Catalogna dovrà tornare rinunciare formalmente l’indipendenza, altrimenti il governo di Madrid sarà costretto a utilizzare l’articolo 155.

Foto copertina: Matthias Oesterle via ZUMA Wire

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