Caso Denise Pipitone, assolta Jessica Pulizzi. Disse al telefono: «L’ho portata a casa»

La sentenza della Cassazione è arrivata in serata. Jessica Pulizzi, ex imputata nel processo per la scomparsa di Denise Pipitone, è stata assolta. Contro la sorellastra della bambina di Mazara del Vallo, di cui non si hanno più notizie dal 1° settembre 2004, non ci sarebbero indizi e prove certe. La giustizia, dunque, ha fatto il suo corso, con una sentenza che – come ha commentato su Facebook Piera Maggio, madre della bambina – «non fa né vinti, né vincitori» e che lascia «solo tanta tristezza».

CHI È JESSICA PULIZZI E COSA C’ENTRA CON DENISE PIPITONE

Per ricostruire la storia processuale di Jessica Pulizzi, bisogna tornare proprio a quel 1° settembre del 2004, quando Denise, che aveva quasi quattro anni, sparisce nel nulla. La Pulizzi, all’epoca dei fatti, ha 17 anni: ha sempre accettato con difficoltà quella bambina, nata da una relazione extraconiugale del padre. La mattina, intorno a mezzogiorno, non è in casa quando si perdono le tracce della bambina. Durante le indagini a suo carico, emerge una intercettazione telefonica in cui Jessica, rivolgendosi in siciliano alla madre, pronuncia la frase «io a casa ci a purtai» («l’ho portata a casa»).

Non bastarono, però, quelle parole a dimostrare un suo presunto coinvolgimento nel sequestro di Denise Pipitone. Così come furono considerate sospette le parole bisbigliate da Jessica alla sorella minore Alice, poco più di un mese dopo dalla scomparsa della bambina. In una conversazione intercettata, infatti, Jessica avrebbe detto: «L’ha uccisa la mamma mentre noi non c’eravamo», contribuendo a rendere ancora più ingarbugliata la vicenda.

CASO DENISE PIPITONE, IPOTESI INVESTIGATIVE

 

Da allora, comunque, la pista familiare – nonostante diversi depistaggi che hanno condotto le ricerche addirittura in Paesi stranieri e che hanno fatto registrare anche scherzi assurdi – è rimasta l’unica a essere battuta con una certa costanza dagli inquirenti. Secondo l’accusa, Jessica sarebbe stata la protagonista della prima parte del sequestro, quella della sottrazione di Denise dalla famiglia. A questa fase, sarebbe seguito un ulteriore sviluppo, con l’allontanamento di Denise da Mazara del Vallo.

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La Pulizzi, tuttavia, è stata assolta nei due precedenti gradi di giudizio, nonostante le richieste di condanna a 15 anni di carcere da parte dei pubblici ministeri. E di Denise si continua a non sapere nulla. Della bambina, che oggi avrebbe circa diciassette anni, non si è ancora trovato il corpo e la madre Piera Maggio continua a battersi per conoscere la verità. Una verità che, in questo momento, sembra essere ancora più lontana.

(FOTO: ANTONIO PIZZO/ANSA)

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