Casapound bravi ragazzi? Tutti i numeri di denunce e arresti

05/02/2016 di Redazione

La vicenda Casapound e la nota choc del Viminale continua. Come riporta l’Espresso, in un pezzo a firma di Paolo Fanatuzzi, dal 2011 a oggi sono stati arrestati 20 militanti. Uno ogni tre mesi. I denunciati sono stati 359: uno ogni cinque giorni. Questo Gennaio per esempio è stato un mese clou con 23 denunce. Eppure, secondo Il Viminale, non c’è nessun rischio.

Questa la risposta d’ufficio del ministero dell’Interno a un’interrogazione del deputato di Sel Stefano Quaranta. Nemmeno una parola, in compenso, per censurare la nota informativa inviata dalla Polizia di prevenzione al tribunale di Roma (la figlia del poeta ha intentato causa per chiedere di togliere il riferimento al nome del padre) in cui Casapound viene trattata con toni assai bonari e che tanto clamore ha suscitato: “l’impegno a tutela delle fasce deboli”, “uno stile di militanza fattivo e dinamico ma rigoroso nel rispetto delle gerarchie interne”, l’intenzione di “sostenere una rivalutazione degli aspetti innovativi e di promozione sociale” del periodo mussoliniano, la realizzazione di “azioni eclatanti, simboliche e di forte impatto mediatico”, tuttavia “senza dar luogo a illegalità e turbative dell’ordine pubblico” (nonostante non manchi qualche caso che dimostra il contrario ). Soprattutto, con l’acrobazia linguistica di non utilizzare nemmeno una volta la parola “fascismo”, sostituita dal più digeribile “ventennio”. Il tutto, con la sigla in calce del direttore centrale, il prefetto Mario Papa.

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CASAPOUND LE CIFRE DEGLI ARRESTI

Il documento choc del ministero dell’Interno fu inviato ad aprile 2015 dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione al Tribunale civile di Roma, per la causa intentata dalla figlia del poeta Usa Ezra Pound a Cpi per l’uso del nome del padre, morto nel ’72. Il legale di CasaPound aveva chiesto al giudice informazioni sui sedicenti ‘fascisti del Terzo Millennio’. Nella nota del Viminale – siglata dal capo della Direzione, prefetto Mario Papa – si parlava dello “stile di militanza fattivo e dinamico ma rigoroso nel rispetto delle gerarchie interne” di Cpi. Ora, dopo le polemiche sollevate, un ‘altra novità: per il Viminale quella nota informativa “non costituisce un documento di analisi o di valutazione sul movimento”. Con buona pace delle 23 denunce di gennaio.

guarda la gallery: 

(in copertina e gallery un momento della manifestazione di Casapound, scesa in piazza insieme ai comitati dei cittadini dopo l’incidente mortale in cui ha perso la vita una donna filippina, Roma, 03 giugno 2015. ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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