Casamonica, tensione con i giornalisti alla messa di suffragio

26/08/2015 di Redazione

A una settimana dai funerali shock di Vittorio Casamonica si è svolta oggi pomeriggio nella chiesa di San Girolamo Emiliani alla periferia di Roma, la messa a suffragio del boss della famiglia Casamonica. Alla funzione erano presenti molti parenti del defunto, ma soprattutto moltissimi giornalisti. Alla fine della cerimonia, ci sono stati attimi di tensione: spintoni e urla dopo che alcuni famigliari hanno impedito a Luciano Casamonica di rilasciare alcune dichiarazioni ai cronisti. «Non è mafia. Noi non facciamo la guerra. Siamo pacifisti. Noi buttiamo fiori mica le bombe come l’Isis» – hanno detto i parenti del boss.

ANSA/MASSIMO PERCOSSI
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

«IN CHIESA SONO STATI TUTTI BRAVISSIMI» –

A parte questo episodio avvenuta alla fine della messa di suffragio, la funzione si è svolta in un clima che è stato definito “blindato” e la chiesa è stata tenuta sotto stretto controllo da decine di agenti in divisa è in borghese. E si scatenano ancora le polemiche sul concedere i funerali a un boss: don Francesco Fissore, il parroco che ha celebrato la messa di oggi, ha dichiarato che «In chiesa sono stati bravissimi tutti. Hanno fatto la comunione, sono venuti poi a ringraziare». E ancora, riporta Repubblica: «A sentire i parenti il defunto ha fatto del bene – racconta – e io qui come parroco non ho mai visto né sentito niente sul loro conto. Alcuni bambini vengono qui a giocare in parrocchia: sono bravi e tranquilli e nessuno dice ‘quelli sono i Casamonica’: insomma non si vede la differenza».

DOMANI LA RELAZIONE DI ALFANO –

Domani, durante il primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, il ministro degli Interni Alfano relazionerà sulla situazione di Mafia Capitale e, quindi, anche su quanto accaduto settimana scorsa ai “funerali-show” di Casamonica.

(Photocredit copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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