Cosa rispose Casaleggio quando il web insultò Boldrini nel video della macchina

07/09/2017 di Redazione

«Abbiamo sbagliato ma la rete è dalla nostra parte». Così Gianroberto Casaleggio rispose a Nicola Biondo, ex capo comunicazione M5S alla Camera quando in rete decine e decine di persone sparavano commenti beceri sotto al video Cosa fareste in macchina con la Boldrini?”Ne parla il libro “Supernova, Com’è stato ucciso il Movimento cinque stelle”, scritto da Biondo e Marco Canestrari in uscita domani su www.supernova5stelle.it . 

“Ti rendi conto che se la Boldrini querelasse la tua azienda finirebbe a gambe per aria?” Era l’inizio di Marzo del 2014. Per giorni avevo portato l’imbarazzo e la vergogna addosso. Prendere in giro un potente è giusto, lecito, un diritto protetto dalla legge. Darlo in pasto alle peggiori pulsioni della Rete è stupido, irresponsabile. Il video di un attivista pubblicato in Rete era esilarante: un ragazzo al volante con accanto un cartonato raffigurante la presidente della Camera a cui venivano poste domande, ragionamenti, proposte. Tutto qui, tutto molto lieve. E invece la Casaleggio decise di pigiare sull’acceleratore dell’odio becero
titolando sulle pagine del Blog il video in questo modo: “Cosa fareste in auto con la Boldrini.” Il web tirò fuori il peggio, tutto il peggio. E uno dei responsabili della comunicazione di fronte a quelli che la presidente della Camera definì “stupratori del web” rispose così, “tranquilla Laura che tu non corri nessun rischio”.
Da qui il sentimento di frustrazione, imbarazzo, vergogna. E la mia domanda retorica a Gianroberto pochi giorni dopo l’accaduto.

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casaleggio boldrini
Cosa scrissero all’epoca. (Screenshot)

 

Per Biondo non era concepibile quell’immagine del Movimento. Quei commenti rovinavano tutto il lavoro fatto in questi anni. Il dipendente mosse delle critiche. Casaleggio gli replicò così:

“Roberto, questa cosa non deve più accadere. Fare satira è una cosa, aizzare i buzzurri della Rete è un’altra. Il MoVimento cerca competenze, non ’sta robaccia…”
“Delle conseguenze non ti preoccupare. Ma noi dobbiamo imparare a canalizzare il sentiment della Rete e usarlo. Oggi abbiamo sbagliato ma il risultato che ne è venuto fuori ci dice che la Rete è dalla nostra parte. È la Rete che decide la reputazione delle persone. Per il futuro dobbiamo essere in grado di canalizzare questo sentiment senza apparire direttamente, governandolo.”
Mi vennero i brividi. Io che sognavo un nuovo inizio luminoso e pieno di gioia per il mio Paese avrei dovuto accettare la politica della calunnia, dell’anonimizzazione, dell’orda? Mi spaventai moltissimo, e così questo scambio di battute finì dritto nel mio diario.

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