Carlo Conti a Sanremo, perchè le critiche sul compenso sono «idiote»

06/02/2017 di Redazione

Le polemiche sul compenso di Carlo Conti a Sanremo sono inutili, e idiote. Lo rimarca un articolo di Silvia Truzzi sul Fatto Quotidiano, che difende il conduttore finito al centro di numerose polemiche per il contratto che la Rai ha firmato con lui per il Festival. Secondo le indiscrezioni, non confermate ma neppure smentite, Carlo Conti guadagnerà 650 mila euro per condurre il Festival di Sanremo, 100 mila euro in più rispetto all’anno scorso. Un compenso elevato, ma inferiore rispetto ad altri conduttori recenti: Paolo Bonolis aveva preso un milione di euro, Pippo Baudo 800 mila euro, Michelle Hunziker 1 milione di euro, come scrive Silvia Truzzi. La strumentalità e infondatezze delle critiche riguardano i guadagni previsti grazie alla gestione di Carlo Conti. Come ricorda la giornalista del Fatto Quotidiano, negli ultimi anni, dalla seconda edizione condotta da Fabio Fazio, il Festival ha iniziato a produrre utili per la Rai.

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Una svolta nei conti determinata proprio da Carlo Conti, che ha ridotto significativamente le spese. Nel 2015 il Festival di Sanremo ha guadagnato 3,5 milioni di euro, mentre i ricavi nel 2016 sono passati a 6 milioni di euro. Nel bilancio previsionale dell’edizione di quest’anno il Festival di Sanremo versione Carlo Conti dovrebbe portare a incassi da 7 milioni di euro. Il conduttore fa guadagnare, e parecchio, la Rai, e di conseguenza criticarlo in modo così aspro appare davvero errato secondo il Fatto Quotidiano, una testa spesso critica nei confronti del suo lavoro.

Foto copertina: pagina Facebook di Carlo Conti

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