Carlo Calenda: Italia in pericolo con elezioni anticipate ad aprile o giugno

02/02/2017 di Redazione

Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico,  si dichiara contrario alle elezioni anticipate. Per la prima volta un esponente del Governo Gentiloni esprime una linea opposta al desiderio di voto a breve termine più volte sottolineato dal segretario del PD, Matteo Renzi. Nell’intervista al Corriere della Sera Carlo Calenda cerca di conciliare la sua posizione con quella del leader del partito di maggioranza relativa che sostiene l’esecutivo, evidenziando come un rafforzamento dell’iniziativa governativa gioverebbe anche a Renzi. Il ministro si spinge a definire un pericolo le elezioni anticipate ad aprile oppure a giugno, spiegando come l’approvazione di una nuova legge elettorale sia una condizione necessaria ma non sufficiente per il ricorso alle urne. Il rischio per l’Italia è soprattutto di tipo economico, visto che il nostro Paese ha iniziato da poco tempo una fragile ripresa dalla lunga crisi degli anni scorsi – dall’impatto simile a una piccola guerra – e diverse riforme messe in campo dal Governo Renzi dovrebbero ancora essere completate.

Quando dico che andare al voto in giugno o peggio in aprile rappresenta un rischio, è perché di qui ad allora il governo avrà una serie di appuntamenti ineludibili: bisognerà attuare le iniziative per stabilizzare il sistema bancario, andrà implementato il piano Minniti sull’immigrazione per fronteggiare gli sbarchi estivi, andrà impostato il lavoro sulla ricostruzione nelle aree terremotate, andranno fronteggiate alcune difficili e fondamentali crisi industriali. Pensare di gestire tutto ciò e molto altro con un esecutivo dimissionario, nel mezzo di una campagna elettorale, mi pare un azzardo

Carlo Calenda chiede un anno di pausa dalle elezioni che hanno caratterizzato il 2016 – i due referendum su prolungamento delle concessioni delle trivellazioni e sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi – per dare pieno corso all’attività del Governo Gentiloni, in un momento di particolare incertezza internazionale. Calenda, che non è iscritto al PD anche se è vicino al partito di Renzi, così come al segretario, rimarca come non voglia aprire nessun conflitto con l’ex presidente del Consiglio.

Renzi ha le spalle larghe. A lui ho offerto le mie opinioni. Non mi sarei espresso pubblicamente, se prima non lo avessi fatto. si lavorasse a un piano ambizioso, Renzi ne verrebbe rafforzato e avrebbe dato al Paese una grande prova di responsabilità nazionale

Matteo Salvini ha subito attaccato Carlo Calenda per le sue dichiarazioni contrarie alle elezioni anticipate.

Foto copertina: Twitter di Carlo Calenda

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