Preti pedofili, il cardinale Pell ammette: «Avrei dovuto fare di più»

04/03/2016 di Redazione

Il cardinale George Pell è stato protagonista di un lungo faccia a faccia con il gruppo di sopravvissuti agli abusi sessuali compiuti da alcuni preti pedofili in Australia negli anni ’70. Il potente prefetto dell’Ecoomia vaticana, accusato dalla Royal Commission di aver coperto diversi crimini, è stato sottoposto ad una maratona investigativa in videoconferenza, durata quattro notti (per via del fuso orario). Ieri ha poi avuto un faccia a faccia con i genitori di bambini che furono molestati e vittime nel frattempo diventate adulte.

 

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PRETI PEDOFILI, IL CARDINALE PELL AMMETTE QUALCHE MANCANZA

Pell ha assicurato alle vittime che in futuro di impegnerà per «continuare a cooperare con i sopravvissuti» e fare in modo che nessun altro possa subire la stessa sorte. Alla Royal Commissione ha invece confessato qualche sua mancanza. Ne parla oggi Franca Giansoldati sul Messaggero:

Pell davanti alla Royal Commission ha ammesso di non aver denunciato alle autorità un caso di pedofilia a metà anni Settanta, all’epoca in cui era vicario episcopale per l’educazione a Ballarat. Uno scolaro molestato gli aveva confidato che un insegnante aveva avuto un «comportamento abusivo con i ragazzi». Pell si è difeso: «ha menzionato la cosa casualmente in una conversazione, non mi ha mai chiesto di fare alcunché». E così non ha fatto nulla. «Con l’esperienza di quarant’anni dopo, sono d’accordo che avrei dovuto fare di più».

(Foto di copertina: ANSA / ANGELO CARCONI)

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