Una conseguenza dell’accordo con l’Italia: in Libia migliaia di migranti catturati e intrappolati

10/10/2017 di Redazione

Nei giorni scorsi nei campi in Libia, nei pressi della città nord-occidentale di Sabratha, migliaia di migranti sono stati trovati intrappolati dopo essere stati catturati nel corso di combattimenti. A scriverlo è l’agenzia di stampa internazionale Associated Press riportando quanto riferito dai funzionari del Paese.

LIBIA, MIGRANTI CATTURATI E INTRAPPOLATI A SABRATHA

Sabratha è una città che si affaccia sul Mediterraneo che rappresenta una la principale località di partenza delle imbarcazioni di profughi. Nelle ultime due settimane è stata teatro di violenti scontri. Sono centinaia le persone morte nei combattimenti tra bande rivali interessate al controllo del territorio. Secondo le fonti la battaglia è stata innescata dall’accordo dell’Italia con una delle milizie rivali della città per fermare il flusso dei migranti dalla Libia verso il Mediterraneo.

 

LEGGI ANCHE > “Il rosario alle frontiere” di un milione di cattolici polacchi contro l’islamizzazione dell’Europa

 

Stando a quanto riferito da Saleh Graisia, portavoce della Operation Room per la lotta all’Isis, sono oltre quattromila i migranti, tra cui donne incinte e bambini, trovati negli ultimi due giorni in diverse località della città. Graisia accusa la milizia al-Ammu, che ha siglato un accordo con l’Italia e il governo libico per fermare il traffico di uomini, di recludere i migranti per farli partire in un secondo momento. Secondo Essam Karrar invece, capo della Federazione della Società Civile di Sabratha, circa 1.700 migranti sono stati trovati al confine occidentale della città, in una zona sotto il controllo di al-Ammu, mentre gli altri erano sparsi altrove. Al-Ammu sarebbe intenzionata a deportarli. La città dunque si trova ora in una situazione drammatica. Se da una parte l’accordo con l’Italia ha portato a un crollo della migrazione da Sabratha, dall’altra potrebbe aver reso qualcuno più potente di altri. Ciò ha compromesso l’equilibrio del potere e innescato una sfida da altre milizie locali. Che non hanno esitato a impugnare le armi.

(Foto Zumapress da archivio Ansa. Credit: Hamza Turkia / Xinhua via ZUMA Wire)

Share this article
TAGS