Campania, Sanità: soldi, viaggi e salumi in cambio di favori

Non solo soldi cash, ma anche forniture di salumi, televisori, cellulari, viaggi a Torino per l’ostensione della sacra sindone, la sponsorizzazione di un convegno. È la contropartita che alcuni medici, infermieri e altri dipendenti del sistema sanitario ricevevano in Campania in cambio di favori. L’inchiesta della Procura di Napoli ha coinvolto novanta persone e riguarda decine di casi di presunta corruzione e appalti sospetti.

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L’ipotesi è che un gruppo di professionisti abbia corrotto funzionari pubblici per ottenere il monopolio della commercializzazione dei farmaci. Scrive oggi Leandro Del Gaudio sul Mattino di Napoli:

Novanta indagati, decine di episodi di presunta corruzione, decine di appalti sospetti, al termine dell’ultimo atto di accusa nei confronti della sanità campana. Inchiesta che ha scavato nei principali ospedali di Napoli, c’è l’ipotesi che un gruppo di professionisti abbia corrotto funzionari pubblici per ottenere il monopolio della commercializzazione di medicinali. Al centro delle indagini, in particolare una decina di nomi che avrebbe strappato a colpi di regali la leadership nel settore di anestesia e rianimazione. Inchiesta condotta dal pool mani pulite del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dal pm antimazzette Graziella Arlomede, non mancano elementi curiosi: oltre ai soldi cash, sarebbero stati usati a mo’ di mazzette anche forniture di salumi, televisori e cellulari, finanche viaggi a Torino per la ostensione della sacra sindone, oltre alla sponsorizzazione di un convegno.

(Foto da archivio Ansa)

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