Camera, alla buvette scatta la linea dura: «Onorevole, prima lo scontrino»

02/03/2016 di Redazione

Da qualche giorno alla buvette di Montecitorio è partita la guerra degli scontrini dei deputati. La società che gestisce il bar della Camera ha ordinato da lunedì scorso la caccia agli onorevoli ‘scrocconi’ che dimenticano di pagare il conto. In una direttiva è stato ordinato ai dipendenti di servire i clienti solo dopo che questi si sono muniti della ricevuta fiscale.

BUVETTE SCONTRINI, LINEA DURA CON I DEPUTATI

La decisione della Compass spa sarebbe nata dopo una visita a Montecitorio dei suoi vertici, che avrebbero notato i movimenti sospetti di deputati che dimenticano lo scontrino. Ne parla Tommaso Ciriaco su Repubblica, raccontando come in molti siano stati colti di sorpresa dal nuovo corso al bancone del bar:

Dario Franceschini chiede un cornetto alla crema. «Ministro, mi perdoni, servirebbe lo scontrino». La risposta è uno sguardo affilato e silente. Incidente sfiorato. Il copione si ripete ieri. I lavori d’Aula sono fiacchi, c’è tempo per un caffè. Entra la dem Alessia Morani. ha voglia di una macedonia. «Quella va benissimo, grazie». Ma viene respinta. «Mi scusi! Faccio subito lo scontrino». Qualche secondo e si affaccia il montiano Mariano Rabino. Quasi pattina sui marmi della buvette, dice al volo alla cassiera: «Mi segni una banana…». Si può fare, in questo caso non serve la ricevuta. C’è chi la prende bene, come la democratica Colomba Mongiello. «Mi hanno richiamata, sì. E vabbè, pure per questo dobbiamo passare alla storia!». La consola Dario Ginefra: «Ah Colo’, e vorra dire che c’è qualcuno che fa il furbo…».

Dietro la linea dura della Compass ci sarebbero i conti della società che non tornano- Sulla base dei bilanci precedenti la società prevedeva di incassare mezzo milione di euro l’anno, mentre le proiezioni indicano un calo del 30% e un buco di 100mila euro.

(Fotot: ANSA / ETTORE FERRARI)

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