Come cambia la dieta salutare

Le raccomandazioni del comitato governativo americano sono destinate a cambiare le linee guida dell’Agriculture and Health and Human Services Departments, con effetti profondi sulle abitudini di molti americani, ancora di più se saranno accolte le novità più rilevanti.

 

Cambiamo la nostra dieta
Cambiamo la nostra dieta

 

VIA LIBERA AL CAFFÈ – Un paio di caffè in più ci possono stare, nemmeno le uova sono più veleno, ma restano bandite le bevande zuccherate e gasate e resta la raccomandazione di mangiare più frutta e verdura e meno carni rosse. Sono norme rivolte ai cittadini americani, ma raccolgono le ultime indicazioni della scienza, che è giunta a ripensare certi divieti e a confermarne altri.

NO COKE – L’ostilità alle bevande zuccherate e gasate è marmorea, ma le aperture a uova e caffè non potranno che far contenti milioni di americani, perché una volta che l’Agriculture and Health and Human Services Departments avrà messo nero su bianco le linee guida per il 2015 queste andranno a influenzare la confezione di milioni di pasti, i consigli dei dottori, le etichette e persino la pubblicità dei cibi.

UOVA ALLA RISCOSSA –  Linee guida che in sostanza non cambiano, agli americani si continua a consigliare di mangiare più frutta e verdura e meno grassi saturi, sale e zucchero, raccomandazioni che visti i tassi di obesità e conseguente epidemia di diabete non sembrano per ora sufficienti a fare da argine a una vera e propria emergenza sanitaria e sociale. Le novità principali riguardano il nuovo approccio al colesterolo, con i cibi che ne portano di più, come le uova, che ora sono controindicate solo in caso di consumo eccessivo, consumate con moderazione sono ora ammesse, così come il caffè, una tazza o due in più non portano alla morte e non sono più vietatissime, in alcuni casi possono anzi rivelarsi benefiche e ridurre la predisposizione a certi tipi di diabete e cardiopatie, a patto di non zuccherarlo, aggiungerci panna e altri ingredienti proibiti.

IL COLESTEROLO È COMPLICATO – Questo perché i più recenti studi medici dicono che la presenza del colesterolo nel sangue è figlia di un processo più complicato di quanto non si pensasse alcuni anni addietro, processo che non vede la correlazione tra il colesterolo ingerito e quello poi che appare nel sangue, in particolare gli studi più recenti «non mostrano una relazione apprezzabile» tra le patologie cardiache e la quantità di colesterolo ingerita, anche se il comitato continua a raccomandare di mangiare meno grassi saturi, limitandoli al massimo al 10% delle calorie giornaliere.

NO A SALE E ZUCCHERO –  Lo zucchero invece resta un nemico e il limite massimo è tanto basso da impedire l’assunzione di bevande gasate e zuccherate, un flagello per la salute degli americani, anche questi dovrebbero rimanere entro la soglia del 20% dell’apporto calorico. Le bevande zuccherate devono essere rimpiazzate dall’acqua, dice il comitato, visto che i numeri non dimostrano che il ricorso a bevande con i dolcificanti al posto dello zucchero porti vantaggi alla dieta.

 

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NON CE LA POSSONO FARE – Anche il sale resta dietro alla lavagna, anche se il limite giornaliero per chi è a rischio o soffre di patologie cardiache si alza da un grammo e mezzo a 2,3. Secondo il comitato restare sotto il nuovo limite può dare benefici ad alcuni, ma in genere andare sotto questa soglia non porta evidenti benefici. Gli americani ne consumano in media 3,4, e il comitato dice che l’obiettivo di restare nel limite non è a portata. Così come non è a portata l’auspicata riduzione nel consumo di carne rossa e l’aumento del consumo di frutta e verdura, nemmeno la carne rossa è del tutto vietata, ma gli americani ne mangiano davvero troppa e non sembra che abbiano intenzione di cambiare questa abitudine nel breve e medio periodo.

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