In Lunigiana 40 carabinieri sono accusati di abusi, ma in Senato si punta il dito sui calzini del pm

A una storia surreale si aggiunge anche l’elemento del paradosso. Nell’ambito di un’interrogazione parlamentare sul caso dei circa quaranta carabinieri della Lunigiana finiti sotto inchiesta per presunti abusi e maltrattamenti nei confronti di cittadini inermi, il senatore di ALA Lucio Barani ha avuto modo di concentrarsi sullo stile dell’abbigliamento del pm di Massa-Carrara Aldo Giubilaro, che sta portando avanti le indagini.

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I CALZINI PM GIUBILARO IN UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Sotto la lente d’ingrandimento dell’interrogazione parlamentare del senatore di ALA (fortemente contrario ai provvedimenti presi nei confronti dei militari) finisce l’atteggiamento troppo mediatico del magistrato e la sua scelta di presentarsi davanti alle telecamere in mocassini e senza calzini.

Il suo sarebbe «un atteggiamento sornione di soddisfazione», accompagnato da un abbigliamento «poco consono, in particolar modo per l’assenza di calzini». Secondo il senatore Barani «la forma è sostanza: siccome il dottor Giubilaro rappresenta un’istituzione, non può presentarsi stravaccato con scarpe rossastre in stile pontificale e senza calzini».

Una questione dirimente, sembrerebbe. Peccato che il problema su cui si stava dibattendo fosse estremamente più grave rispetto al modo di vestirsi di un magistrato (nemmeno così scandaloso, del resto). I carabinieri accusati di violenze, stando alle intercettazioni, avrebbero apertamente inneggiato a metodi mafiosi e si sarebbero resi protagonisti anche di vere e proprie vessazioni di carattere sessuale. La magistratura sta indagando sulla vicenda, nonostante il clima di forte solidarietà che si è innescato nei paesi interessati e in alcune istituzioni.

CALZINI PM GIUBILARO, LA REPLICA

«A Barani non replico nemmeno – ha risposto il pm Giubilaro -. Non mi sembra di aver disonorato la magistratura con il mio abbigliamento. E inoltre il senatore Barani non mi sembra la persona più adatta per fare critiche sul decoro».

Non è la prima volta, del resto, che i calzini di un magistrato entrano a far parte del dibattito pubblico. Come ricordato anche dal Corriere della Sera, il giudice Raimondo Mesiano, dopo aver condannato Fininvest a risarcire la CIR di Carlo De Benedetti, fu sottoposto a una vera e propria gogna mediatica per i suoi calzini turchesi. Della serie: il grande spessore del dibattito sulla giustizia italiana.

(FOTO: ARCHIVIO/ANSA)

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