Buzzi a Marino: «Non basta essere onesti per governare Roma»

Salvatore Buzzi, capo della cooperativa 29 Giugno e uomo chiave di “Mafia Capitale”, dopo sei mesi di detenzione ha risposto alle domande del Procuratore aggiunto Michele Prestipino e del sostituto Paolo Ielo. Stralci del verbale della sua deposizioni sono stati pubblicati su Repubblica.

ATAC –

Prestipino e Ielo, come riportato da Repubblica, iniziano domandando qualche chiarimento sugli appalti truccati di Atac, la municipalizzata dei trasporti romani. «La cosa dell’Atac è semplice – dice Buzzi – Noi vinciamo una commessa come Cns». «Siamo nel?» chiede Ielo. «2012, 2013. Questo è facilmente documentabile. Noi come CNS avevamo l’appalto prima di Atac». L’appalto cui si fa riferimento riguarda la pulizia degli automezzi, una commessa da 10 milioni di euro.

«La nostra quota come coop 29 giugno è il 10 per cento dei 10 milioni, quindi un milione. Cns ci dice che dovevamo conferire questo 1 per cento della commessa a Carlini, che era il consigliere d’amministrazione di Atac, in quota Pd (…) Noi abbiamo provveduto ai 10.000 euro nostri per parte nostra»

MARINO –

La conversazione si sposta poi sul piano politico e Buzzi non risparmia il sindaco di Roma Ignazio Marino; si legge su Repubblica:

«Quindi ora parliamo di politica sennò non ci capiamo, la giunta che fa Marino è veramente… non so come ha potuto fare una giunta così approssimativa, nel senso che se ci si fosse messo d’impegno non ci sarebbe riuscito. Parecchi assessori sono fuori posto… insomma l’amministrazione poi purtroppo è stata questa. Quindi non basta essere onesti per fare il sindaco. Perché se sei solo onesto non governi»

AMA –

Buzzi continua a parlare del rapporto tra la coop 29 giugno e l’Ama, l’azienda incaricata tra le altre cose, della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti urbani.

«Noi facevamo la raccolta delle foglie per conto di Ama da tempo immemorabile e coinvolgevamo tutte le cooperativa sociali, non solo noi come 29 giugno perché noi per crescere non è che volevamo crescere da soli perché più cresce il movimento e più cresceva anche la cooperati va. Quindi facevamo crescere un po’ tutti. Panzironi ci dice: “Quest’anno”. Stavamo a ottobre, dice: “Per la raccolta delle foglie 50.000 e la raccolta delle foglie è vostra”. lo lì mi presi un giorno di tempo, gli ho detto: “Ci devo pensa’ un attimo”»

CORATTI –

Stando alle deposizioni Mirko Coratti, ex presidente dell’assemblea Capitolina faceva da tramite:

«Praticamente noi c’avevamo il rapporto con Coratti (…) Per tenerci buono Coratti gli facciamo una parte della campagna elettorale. Noi eravamo molto grandi, 1200 persone, decidiamo di fare la campagna elettorale anche votando Coratti. Lo votavamo per davvero, almeno un gruppo della cooperativa»

OSTIA –

«Sulle spiagge invece succede una cosa strana. La cosa strana è questa, che per decenni l’appalto l’ha fatto il X Dipartimento e per decenni l’ha vinto la Nuova Multiservizi. Finalmente glielo leviamo (…) appena bandita la gara arriva una lettera firmata dal presidente del municipio di Ostia che dice: “Guarda, che siccome io c’ho le competenze e le competenze di Ostia non possono essere decentrate sulle spiagge la gara la devo fare io”. Allora il X dipartimento annulla la gara e (…) la gara la fa Ostia, però non più su un milione di euro, la fa su 450.000 euro».

Se non altro una sorta di gara c’è stata, ma prima di farla, ricorda Buzzi, “si fanno le divisioni”.

«Uno lo devono assegnare a Villa Maraini, una cooperativa di ex-tossicodipendenti (…) però siccome premeva molto a D’Ausilio Villa Maraini perché insiste sul territorio di Ostia, mentre noi come territorio eravamo più cittadini, quindi voleva che Villa Maraini fosse presente (…) Allora praticamente che succede? Succede che sul lotto nostro sulle spiagge dovevamo dare il 10 per cento diviso in due: cinque a D’Ausilio e cinque a Tassone. Il lotto nostro è di 173.000 euro».

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