Scuola, passa la fiducia al Senato. Solo tre i dissidenti del Pd

Con 159 sì e 112 no Palazzo Madama ha dato il suo ok al maxiemendamento di riforma sulla Scuola. Durante la votazione ci sono stati cori e proteste da parte delle opposizioni presenti in aula.

BUONA SCUOLA, ORE 22.33 – «Votare ‘no’ avrebbe significato accettare il ricatto di Renzi. La narrazione sarebbe stata che vogliamo fare un altro partito, invece io non ho votato. Anche i grillini, anche Sel non hanno votato. Nel Pd io, Tocci e Ruta non abbiamo votato». Corradino Mineo, senatore del Partito Democratico, ha spiegato così il perché del suo non voto contro la fiducia ai manifestanti all’esterno di Palazzo Madama. In molti gli hanno chiesto di lasciare il Pd. In particolare, un manifestante si è messo a discutere dicendo: «Il Pd è finito, l’unica scelta possibile è quella di Fassina. Questo non è più il Pd che è stato votato».

BUONA SCUOLA, ORE 22.07 – Un altro video delle proteste all’esterno di Palazzo Madama in occasione del voto di fiducia sul maxiemendamento della scuola ripreso dal nostro inviato Alberto Sofia.

BUONA SCUOLA, ORE 20.36 – Angelino Alfano su Twitter esprime la sua soddisfazione per l’approvazione del maxiemendamento sulla scuola, mettendo in chiaro che non c’è stata alcuna apertura sull’educazione gender  

BUONA SCUOLA, ORE 20.07 – Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, ha commentato così l’approvazione del maxiemendamento sulla scuola: «A parte alcune assenze motivate e giustificate mi sembra che siamo nella media. E’ una maggioranza solida. Al Senato siamo arrivati con il fiato un po’ più corto ma il voto di fiducia è uno strumento che si utilizza quando è necessario fare bene e presto. Noi abbiamo delle responsabilità anche nei confronti dei precari e noi dal primo di settembre saremo in grado di attuare una manovra amministrativa veramente molto complessa. Io non mi sento un ministro commissariato. Penso che si debba parlare al momento opportuno e quando ci sono le giuste circostanze che lo richiedono. Le occasioni per esprimere le mie opinioni non mancheranno. Il provvedimento è molto chiaro, i soldi sono lì, ci sono 3 miliardi dal prossimo anno. Confermiamo le 100 mila assunzioni».

BUONA SCUOLA, ORE 19.59 Un video del nostro inviato Alberto Sofia che riprende le proteste all’esterno di Palazzo Madama con rappresentanti della Cgil che gridano slogan contro il Governo.

BUONA SCUOLA, ORE 19.44 – Intanto all’esterno di Palazzo Madama continuano le proteste contro il maxiemendamento di riforma sulla scuola come riportato dalle foto del nostro inviato Alberto Sofia.

BUONA SCUOLA, ORE 18.42 – Anche il senatore Pd Felice Casson non ha partecipato al voto sulla fiducia chiesta dal governo sul ddl buona scuola. Invece la sua collega di gruppo Lucrezia Ricchiuti, annunciata come una delle defezioni nel Pd, ha votato sì. BUONA SCUOLA, ORE 18.18 – Inizia seconda chiama. I 5 stelle rientrano per votare no al ddl scuola. Lo fanno tra gli applausi dei colleghi dai banchi. «Il discorso di prima vale anche per i no eh», sgrida Grasso.

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La lettera di Tocci-Mineo sulle motivazioni del loro no alla fiducia. “Il Pd è ancora un partito?”

«La nostra battaglia – ha sottolineato Mineo – è stata aperta e fraterna per migliorare la legge. Questa è una prova di arroganza incredibile nel mondo della scuola». BUONA SCUOLA, ORE 18.18 – «Hanno ucciso la scuola pubblica». Lo ha scritto su twitter Beppe Grillo mentre nell’aula del Senato è in corso il voto. «Hanno ucciso la scuola pubblica italiana – recita il post sul blog – A farlo è stato un governo ignorante e arrogante, che ha dato la mazzata finale a un Paese già in ginocchio trasformando la scuola statale nell’orribile copia di un’azienda, con un preside manager che si sceglie gli insegnanti e si fa la scuola come piace a lui. Un bel colpaccio per il governo Pd, che non era riuscito nemmeno al peggior centrodestra berlusconiano!».

BUONA SCUOLA, ORE 18.14 – Ha votato la fiducia sul ddl Scuola la senatrice del Pd Lucrezia Ricchiuti. Non così gli altri senatori della minoranza Tocci e Mineo che non hanno partecipato al voto al pari di Ruta.

BUONA SCUOLA, ORE 18.05 – Quando passa Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd e relatrice al Senato del ddl ‘buona scuola’ in Senato cominciano cori da stadio contro la riforma del governo Renzi. Le proteste più fragorose arrivano dai banchi del Movimento 5 stelle che il presidente del Senato richiama più volte all’ordine. Negli spalti studenti e prof seguono l’andamento del voto.

BUONA SCUOLA, ORE 17.54 – Man mano che passano i senatori tra i banchi partono i fischi dall’aula. «Il voto non deve esse minimamente disturbato», precisa Pietro Grasso che presiede l’aula. Gran parte dei 5 stelle non si presenta al voto.

BUONA SCUOLA, ORE 17.44 – Inizia la prima chiama.

BUONA SCUOLA, ORE 17.42 – «Ho chiesto invano». Ruta interviene in aula raccontando da docente il suo dissenso. «Voglio dire con forza che nel programma elettorale di Italia bene comune al quale mi sento vincolato abbiamo scritto testualmente vogliamo cambiare la scuola insieme agli insegnanti. Insieme e non contro. Avrei investito 200 milioni di premi per interventi contro dispersione scolastica. No ad arbitrarietà nella scuola». Raccoglie gli applausi in aula. buona scuola BUONA SCUOLA, ORE 17.26 – Davide Faraone, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, spiega a Giornalettismo come la fiducia sia stato «l’unico strumento possibile davanti al comportamento delle opposizioni». Ci saranno provvedimenti per i “traditori”? Dalla maggioranza assicurano che saranno così pochi che il «problema non si pone».

BUONA SCUOLA, ORE 17.16 – Dal Senato si parla di pressioni sul gruppo misto e senatori a vita per aumentare la soglia di sicurezza della maggioranza.

BUONA SCUOLA, ORE 16.57 – «Voi avete messo in atto strumenti di propaganda» che sono stati «sbugiardati», ma soprattutto, «vi siete completamente disinteressati delle esigenze vere della scuola». Lo ha detto la capogruppo del Misto Loredana De Petris annunciando il voto contrario di Sel sul ddl scuola: «Invece di affrontare i problemi della scuola avete messo in atto un progetto che li aggrava per sempre». «Abbiamo messo in campo tutta la nostra buona volontà e ancora una volta avete voluto dare uno schiaffo a noi ma soprattutto al mondo della scuola», ha osservato. Il mondo della scuola «non ve lo perdonerà e non vi lascerà in pace». «Troveremo il modo per cancellare questa vergogna di ddl», ha concluso.

BUONA SCUOLA, ORE 16.05 – «Difendiamo i nostri bambini dalla scuola di Satana». Così recita lo striscione srotolato dalla Lega in aula al Senato, tornando a denunciare la presenza nella riforma della scuola targata Matteo Renzi della possibilità di lezioni sulla teoria gender. «E’ vergognoso – ha denunciato il senatore Stefano Candiani- che in questa riforma non si parli di famiglia – l’unica che per altro esiste – e di educazione ma di assurde e malsane teorie. Mi chiedo con che faccia i senatori del Nuovo Centro Destra scendano in piazza e blaterino nei salotti tv di tradizione e famiglia quando alla prova dei fatti svendono i nostri valori in cambio della poltrona di Alfano».

BUONA SCUOLA, ORE 15.56 – Dal Senato si parla di un senatore Mineo molto adirato: «Saremo soltanto due o tre a non votare la fiducia». La minoranza bersaniana si ritene invece soddisfatta.

BUONA SCUOLA, ORE 15.18 – “La scuola non è di Renzi e il preside non si chiama Agnese”, con questa scritta i leghisti protestano in aula contro il ddl scuola. buona scuola BUONA SCUOLA, ORE 15.16 – Sembra slittare, se nessuno degli iscritti a parlare in Aula rinuncerà al proprio intervento, di almeno un’ora il voto di fiducia in Senato sul ddl Scuola. La conferenza dei capigruppo aveva indicato l’inizio della prima chiama alle 16. Ora è ancora in corso la discussione generale e ci sono sette richieste ancora di intervento. Fino ad ora se ne sono susseguiti diciotto. BUONA SCUOLA, ORE 15.06 – Fuori le proteste della Lega Nord contro il ddl scuola. Da notare i cartelli con Renzi-Fonzie. guarda la gallery:

(Foto di Alberto Sofia @giornalettismo) BUONA SCUOLA, ORE 15.03 – «Nell’incontro di stamattina tra i senatori di Area Popolare e il ministro Giannini è stata dissipata ogni possibile confusione che avrebbe potuto essere ingenerata da ambiguità lessicali rilevate nel maxiemendamento sulla riforma della scuola», ha commentato Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd, che spiega: «E’ stato escluso che qualsiasi riferimento alla teoria del gender possa essere oggetto di attività scolastiche extracurriculari (le sole oggetto del provvedimento all’esame del Senato, che non riguarda in alcun modo le attività curriculari). Da parte nostra, dopo questo primo importante passo lavoreremo fin da ora, insieme alle organizzazioni promotrici della manifestazione di piazza San Giovanni». BUONA SCUOLA, ORE 14.51 – «Lo schema del jobs act non è diverso da quello della scuola o del fisco: siamo di fronte a una logica puramente padronale», ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, nel suo intervento alla festa nazionale di Bologna. «Nel rapporto con le imprese – ha spiegato Landini – si dice puoi licenziare, demansionare, controllare a distanza, ti faccio pagare un po’ meno tasse, prova a fare qualcosa. Nella scuola – ha aggiunto il sindacalista – siamo di fronte al fatto che si danno i soldi alle scuole private, al limite si tolgono a quelle pubbliche, e si dice al preside che deve diventare uno sceriffo, quello che decide chi assume o non assume, chi paga e chi non paga, che formazione si fa o non si fa, siamo dentro allo stesso schema». BUONA SCUOLA, ORE 14.43 – «Fuori i bulli dalla scuola». Questo il messaggio esposto in aula dai senatori della Lega Nord su dei cartelli che mostravano un fotomontaggio tra il premier, Matteo Renzi, e il protagonista di Happy days, Fonzie. Il volto del presidente del Consiglio è stato montato sul busto di Fonzie, con la giacca di pelle nera, nella tipica posa del personaggio.

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Foto Alberto Sofia @giornalettismo

BUONA SCUOLA, ORE 14.39 – Il capogruppo Pd al Senato Zanda conferma a Giornalettismo che dissidenti saranno pochissimi: «Fiducia? Nessun problema».

BUONA SCUOLA, ORE 14.20 – Secondo fonti interne dovrebbero essere solo tre i senatori dissidenti del PD. Si tratterrebbe di Mineo, Tocci e Ruta. Fiducia blindata quindi e voto dopo le 16. Regge l’accordo con la minoranza bersaniana.

BUONA SCUOLA, ORE 14.09 – «Voto di fiducia? Una pessima notizia per la scuola italiana. E’ la dimostrazione delle tante bugie dette dal presidente del Consiglio e dal suo governo rispetto alla necessità di un confronto sulla riforma», ha commentato il leader della Cgil, Susanna Camusso, ai cronisti a margine della conferenza di organizzazione del sindacato di Palermo. BUONA SCUOLA, ORE 14.02 – Banco del governo quasi vuoto mentre è in corso la discussione generale sulla fiducia. Al momento sono presenti solo il sottosegretario, Davide Faraone, e la ministra Stefania Giannini. L’assenza di quest’ultima a inizio seduta ha sollevato polemiche tra le opposizioni: «E’ indegno e indecoroso che non ci sia il ministro, ma solo il sottosegretario, è forse commissariato?», ha chiesto durante la seduta Stefano Cantiani, senatore della Lega Nord. Alessia Petraglia di Sel ha attaccato: «Cara ministra Giannini ci spieghi il suo silenzio che è inaccettabile, il suo silenzio ci fa dire si dimetta. Lei è o no la titolare di questo disegno di legge? Perché non lo si capisce…. Stamani la ministra Boschi, furtivamente e togliendo la parola alla ministra Giannini, ha annunciato la fiducia ed è una cosa gravissima». BUONA SCUOLA, ORE 13.47 – «Noi non voteremo la fiducia, ma non è dite che è una questione di responsabilità. E’ il momento di cacciare le palle se ce le avete e quindi fatecele vedere». Così il senatore Andrea Cioffi del M5S davanti a una aula semivuota per le dichiarazione di voto. BUONA SCUOLA, ORE 13.43 – Il ddl di riforma della scuola «è incostituzionale perché ha all’interno una norma costruita contro l’ultimo comma dell’articolo 81 sul bilancio dello Stato e nello specifico del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca». Lo ha evidenziato il senatore Mario Ferrara, presidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo nell’Aula del Senato. BUONA SCUOLA, ORE 13.33 – Protesta di Sel nell’Aula del Senato con i senatori che indossano magliette bianche con la scritta “Libertà di insegnamento” e “Diritto allo studio” mentre usano fischietti contro il governo. Il tutto mentre la capogruppo De Petris se la prende con il ministro Giannini chiedendo “se davvero ha collaborato a questo schifo di legge”.

BUONA SCUOLA, ORE 12.40 – Iniziata la discussione sul voto di fiducia. Poco prima dell’avvio i senatori di Sel hanno protestato contro il governo, indossando la maglietta con la scritta “Diritto alla studio” e usando fischietti contro il governo. Protesta contro il ddl anche da Maria Mussini (ex M5S, ora Movimento X). Anche lei indossa la maglietta bianca con scritto “diritto allo Studio”. Il presidente Grasso ha chiesto alla senatrice di toglierla, lei ha replicato sarcastica:  «Che faccio uno strip-tease qui in Aula?», rifiutando così di togliere la maglietta. Grasso ha chiuso così il botta e risposta: «No senatrice le chiedo di rivestirsi». BUONA SCUOLA FIDUCIA SENATO MUSSINI BUONA SCUOLA, ORE 12.20 – «La scuola non è il congresso del PD, la scuola ha bisogno di essere sostenuta, di questi investimenti che il governo Renzi ha messo a disposizione. Il maxi emendamento non stravolge l’impianto del testo proposto dal governo», ha rivendicato la senatrice dem Francesca Puglisi. «Abbiamo un’occasione straordinaria per potenziare e migliorare l’offerta informativa a disposizione dei nostri ragazzi . Un’occasione importante da non sprecare», ha continuato, appellandosi all’unità all’interno del proprio partito. BUONA SCUOLA, ORE 12.00 – Andrea Marcucci, renziano presidente della Commissione Istruzione a Palazzo Madama, difende la scelta del governo di chiedere la fiducia: «Era l’ultimo strumento rimasto per accelerare l’approvazione della legge, che è una buona legge. Oggi è una bella giornata per la scuola italiana». Di fronte alle proteste delle opposizioni, ha replicato: «Evidentemente non hanno letto attentamente il testo proposto dai relatori». Per poi precisare come, in termini giuridici, «le prossime assunzioni scatteranno entro settembre» BUONA SCUOLA, ORE 11.50 – «Questo ddl non deve avere la fiducia. Un governo che va avanti a colpi di fiducia è un morto che cammina. Cari senatori, non fatevi ricattare e fate il vostro dovere: rappresentate il popolo», ha protestato in una nota il comitato dei docenti precari. BUONA SCUOLA, ORE 11.40 – Fonti interne al Pd consultate da Giornalettismo confermano come non ci siano troppe preoccupazioni tra le fila del governo sull’esito della votazione di fiducia: «Non ci saranno problemi, saranno pochi i voti contrari». BUONA SCUOLA, ORE 11.25 – La discussione generale sulla fiducia durerà “tre ore e venti minuti“, dopo ci saranno le dichiarazioni di voto. La discussione inizierà soltanto quando la commissione Bilancio del Senato avrà espresso il suo parere sul maxi-emendamento sostitutivo del ddl di riforma. BUONA SCUOLA, ORE 11.10 – Le organizzazioni sindacali della scuola hanno annunciato un corteo di protesta per le 17 che da piazza della Bocca della Verità si snoderà per le vie del centro. Si concluderà a piazza Campo dei Fiori, con l’intento di protestare contro il disegno di legge sulla scuola. BUONA SCUOLA, ORE 10.50 – Il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ha difeso la scelta di chiedere la fiducia sul disegno di legge sulla Scuola:

BUONA SCUOLA, ORE 10.40 –  Si vota alle 16 la prima chiama sul voto di fiducia al ddl scuola in Senato. Lo si apprende al termine della conferenza dei capigruppo. La seduta è sospesa perché si aspettano i pareri della Commissione Bilancio.   BUONA SCUOLA, ORE 10.30 –   Protesta del Movimento 5 Stelle dopo che la ministra Maria Elena Boschi ha comunicato la decisione del governo di chiedere la fiducia sul maxiemendamento al ddl scuola. I senatori pentastellati hanno messo in scena, con tanto di lumini elettrici, un “simbolico” funerale della scuola pubblica. I lumini erano già stati utilizzati dagli insegnanti nei flash mob di protesta degli scorsi giorni.


Buona Scuola, oggi il voto di fiducia in Senato: il ministro dei rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha posto la questione di fiducia all’Aula di Palazzo Madama sul maxi-emendamento del disegno di legge. Il presidente Pietro Grasso ha convocato la conferenza dei capigruppo con la quale si deciderà il timing delle votazioni in Aula. La questione di fiducia è stata posta sul maxiemendamento che modifica alcune parti della normativa, andando incontro ad alcune richieste delle opposizioni e della minoranza Pd.

BUONA SCUOLA, OGGI IL VOTO DI FIDUCIA DEL SENATO –

Il voto è atteso per il primo pomeriggio, intorno alle 10 inizierà la discussione generale. Al di là dei numeri precari in Seanto, il governo sembra convinto di avere i voti per approvare il provvedimento. Anche perché la minoranza bersaniana, guidata in aula al Senato da Miguel Gotor, ha già assicurato il suo sostegno, dopo aver incassato alcuni miglioramenti al ddl. Le defezioni si conteranno sulla punta di una mano. Così la Stampa.

Dai vertici Pd vengono messe in conto defezioni che si contano sulle dita di una mano, Tocci, Mineo, Ricchiuti e Ruta. La ventina di bersaniani che fanno capo a Gotor voteranno a favore, «perché la fiducia al governo non si nega». E perché hanno strappato modifiche che possono rivendersi, sulla valutazione dei docenti e sul fondo di perequazione per le scuole disagiate.

Il provvedimento dovrà tornare poi a Palazzo di Montecitorio, dove il voto è già stato calendarizzato per il 17 luglio.

Se poi altri malpancisti diserteranno l’aula, dal punto di vista del governo poco male, perché non è necessaria la maggioranza di 161 senatori, se sarà superata tanto meglio. Renzi stasera potrebbe spuntare il primo giro di boa prima di correre alla Camera, dove «spero proprio non sarà rimessa la fiducia», si augura Bersani allargando le braccia. A Palazzo Madama il governo non è impensierito, perché il clima non è infiammato come lo fu per l’Italicum.

Proteste da Forza Italia: Paolo Romani ieri ha alzato i toni contro il presidente Pietro Grasso. Ma c’è una parte del partito, la fronda legata a Verdini, che potrebbe soccorrere la maggioranza in caso di pericoli sui numeri.

La partita del rimpasto delle commissioni parlamentari slitterà intanto all’autunno, insieme al rimpasto di governo. Anche perché il presidente del Consiglio Matteo Renzi non vuole aprire un altro fronte di scontro con le minoranze parlamentari.

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LA BUONA SCUOLA, LE MODIFICHE

Le modifiche al Ddl contenute nel maxiemendamento riguardano sia le assunzioni dei precari e gli organismi di controllo degli istituti scolastici, due dei punti sui quali il governo ritiene di essere andato incontro ai desideri delle opposizioni, sia interne sia esterne al Partito Democratico.

Il bando del concorso per le nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle scuole statali slitta da ottobre a dicembre 2015. E’ uno dei punti contenuti nel maxiemendamento al ddl “La buona scuola”. “La copertura di tutti i posti vacanti e disponibili” nell’organico “avverrà nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”. (…) La proposta di modifica dei relatori al ddl scuola in Commissione Istruzione del Senato stabilisce inoltre che nel Comitato per la valutazione dei docenti ci sarà anche un “componente esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici”. Inoltre, nel piano di assunzione straordinaria dei docenti precari previsto dalla “Buona scuola”, verranno inseriti anche gli idonei al concorso 2012. Nel testo si precisa che verranno immessi in ruolo a settembre sia i precari delle graduatorie a esaurimento, sia i “soggetti iscritti a pieno titolo nelle graduatorie del concorso pubblico del 2012”.

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