Le tre più grandi bufale circolate sul web nel 2021

Non solo pandemia. L'anno appena concluso ha offerto uno specchio dei social e dell'informazione alquanto inquietante. Ripercorriamo le principali fake news date in pasto al web (ma anche al "mondo reale") nel corso degli ultimi 365 giorni

01/01/2022 di Enzo Boldi

«Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’. E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una grande novità, l’anno vecchio è finito, ormai ma qualcosa ancora qui non va». Come ogni 1° gennaio che si rispetti, le parole di Lucio Dalla accompagnano il passaggio dal vecchio al nuovo. Da quello che ormai è il passato a quello che sarà il futuro. E come sempre, i bilanci condizionano questa transizione passando sull’analisi di quello che è accaduto e i propositi per quel che sarà. E se del doman non v’è certezza, di quel che è stato fino a ieri abbiamo piena contezza. Gli ultimi 365 giorni sono stati ricchi di eventi che hanno condizionato le nostro vite, ma anche di narrazioni palesemente false che hanno reso il web un vero e proprio campo minato per chi cercava conferme, smentite o comunicazione serie o precise. Non parliamo solo di pandemia, ma di tanti altri aspetti della nostra quotidianità. E le bufale nel 2021 sono state un fenomeno ancor più in ascesa rispetto agli scorsi anni.

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Molte fake news hanno riguardato, ovviamente, il tema della pandemia. A differenza del 2020, le bufale sono state declinate sotto tantissimi aspetti, tutti collegati strettamente alla situazione sanitaria. Se due anni fa (a partire dal mese di febbraio, quando è iniziata la percezione del pericolo) erano state diffuse notizie false sul virus prima e sull’utilizzo delle mascherine poi, quest’anno si è parlato molto di vaccini. Anche per colpa di una comunicazione quasi bipolare da parte di esperti ed esponenti del governo, in molti si sono affidati a quel “si dice che” o anche quell’animale di fantasia che si cela dietro la figura di “mio cugino”. Poi, ovviamente, ci si è messa anche la politica che per mero fine elettorale ha iniziato a cavalcare questo tipo di “dubbi” andando a solleticare le pance di quelli che chiameremo “gli scettici”.

Bufale 2021, le tre più significative dell’anno: Montesano e il sangue dei vaccinati

E la prima delle bufale 2021 che vogliamo ricordare (sarà l’unica su questo argomento in questo approfondimento) è strettamente correlata alla campagna di immunizzazione. Era il mese di giugno quando un lucidissimo (sì, siamo ironici) Enrico Montesano disse di aver parlato con una personalità che fa parte delle alte sfere (neanche fosse Dragon Ball) dell’Avis che gli aveva confessato che molte sacche di sangue di donatori vaccinati contro il Covid erano state gettate perché il sangue si era coagulato. Proprio a causa dei prodotti immunizzanti. Ovviamente era una mandrakata dialettica basata su un clamoroso falso, ma alla fine Montesano, seppur smentito, ha goduto di quelle settimane di notorietà addirittura superiori (per impatto) ai suoi spettacoli teatrali. E fu costretta a intervenire anche l’Avis con una smentita ufficiale, oltre a una serie di esperti (tra medici e debunker) che ai microfoni di Giornalettismo (qui l’intervista a Noemi Urso di Butac, qui e qui le parole del Presidente di Avis Gianpietro Briola e qui un ulteriore approfondimento con Vita da As)  hanno ristabilito quel senso di verità che si era perso dietro a illazioni gravi come quelle dell’attore romano.

Ovviamente non c’era nessuna sacca di sangue coagulato a causa dei vaccini e quella di Montesano si inserisce di diritto al primo posto tra le bufale 2021 che hanno condizionato la narrazione (online e offline) di questo difficile anno. E, nonostante le evidenze, l’attore romano non ha mai chiesto scusa per aver diffuso questa fakenews. Anzi, ha proseguito nella sua battaglia alla ricerca di un posto al sole cavalcando i temi della pandemia. Prima di finire nell’ultimo cassetto della scrivania dei complotti.

I cattivoni dell’Unione Europa che vietano i tatuaggi colorati

Anche se è stato il tema più dibattuto dell’anno, mettiamo da parte l’argomento pandemia e vaccini per andare a inserire sul podio delle bufale 2021 una notizia male interpretata. Questa volta non dai social (o non principalmente da loro), ma da moltissime (quasi tutte) le testate giornalistiche italiane. Parliamo della fake news sui tatuaggi colorati vietati in Europa. Si tratta di una notizia (falsa) abbastanza giovane, che è iniziata a circolare intorno alla metà del mese di dicembre e che, per dinamiche comunicative, seguiva a ruota le altre narrazioni sull’Europa brutta e cattiva (quella che voleva vietare di dire Natale e che voleva voleva vietarci di vendere le case ad alto impatto energetico).E così, in barba a qualsiasi approfondimento, quasi tutti i giornali hanno colorato con i loro inchiostri digitali una narrazione sbagliata sul divieto di tatuaggi colorati deciso dell’Europa. Eppure sarebbe bastato andare sul sito dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) per scoprire la verità.

Insomma, tre minuti – non di più – per consultare una comunicazione ufficiale e capire che quella che si stava scrivendo – propinandola ai lettori – era una paradossale fake news. Noi ne avevamo parlato con la divulgatrice e saggista italiana Beatrice Mautino che per prima, sui social, aveva dato l’esatta spiegazione e interpretazione dell’indicazione arrivata da Bruxelles: non c’è un divieto assoluto dei tatuaggi a colori, ma semplicemente l’Europa ha aggiornato l’elenco delle sostanze tossiche nei settori della cosmesi e dei tatuaggi appunto, prevedendo comunque delle soluzioni alternative. Questo vuol dire che nel 2022 i tatuatori che utilizzano quella gamma di colori con all’interno sostanze tossiche inserite nella lista aggiornata dovranno cambiare fornitore o prodotto. Perché quelle sostanze fanno male. Quindi non è mai esistita l’Europa che voleva vietare i tatuaggi colorati.

I fuori di testa che hanno accusato Damiano dei Måneskin

La nostra breve rassegna delle bufale 2021 vira su un tema molto diverso, ma che ha condizionato molte narrazioni social (e di alcune testate straniere) in occasione della straordinaria e storia vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest 2021. Damiano David, frontman e cantante della band romana, è stato accusato di aver assunto cocaina (davanti al mondo) in attesa del risultato finale che poi avrebbe consacrato i vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo. Ovviamente si trattava di una bufala.

Damiano David si era chinato non per assumere cocaina sul tavolo, ma per scansare i vetri rotti di un bicchiere caduto proprio da quel tavolo. Ma da lì, con un fotogramma, è scaturita una narrazione (con tanto di giornalisti che hanno chiesto un test antidroga, a cui il cantante si è sottoposto per spegnere le polemiche) che ha dato vita a una delle più paradossali bufale dell’anno che si è appena concluso.

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