Brexit, Stephen Hawking e gli scienziati: «Sarebbe un disastro»

10/03/2016 di Maghdi Abo Abia

Il Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, per Stephen Hawking sarebbe un disastro per la scienza del Paese. Il fisico è il capofila insieme a Sir Alan Fersht, professore dell’Università di Cambrige, di un gruppo di 150 membri della Royal Society autore di un appello, ripreso dal Guardian, necessario per invitare alla permanenza del Paese in seno all’Unione Europea.

BREXIT, UN GUAIO PER LA SCIENZA INGLESE

 

Il Brexit per la scienza inglese sarebbe un disastro perché ostacolerebbe lo sviluppo della ricerca. Molti giovani scienziati inglesi sono impiegati in Europa continentale, un meccanismo «che permette ai nostri migliori ricercatori di formarsi e tornare insieme a colleghi a loro volta provenienti dal Continenti. L’abilità di attirare denaro e ricercatori permette al Regno Unito di continuare a coltivare la sua ricerca incentivando le eccellenze a stabilirsi nel nostro Paese».

BREXIT, A PERDERE SAREBBE SOLO LA SCIENZA

 

L’avversione al Brexit da parte dei ricercatori è rafforzata dall’esempio dato dalla Svizzera. La Confederazione a causa delle norme che limitano la libera circolazione delle persone non ha accesso a tutti i programmi scientifici garantiti dall’Europa nonostante Berna contribuisca economicamente ai progetti scientifici. Per questo un’uscita dall’Unione Europea per il Regno Unito, concludono i ricercatori, avrebbe gravi conseguenze sul futuro del Paese.

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