La foto di Maria Elena Boschi con Justin Trudeau

16/09/2017 di Redazione

Maria Elena Boschi è in visita istituzionale in Canada. Come ormai d’abitudine, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha pubblicato sui suoi profili social fotografie che documentano il suo lavoro in chiave piuttosto pop. Nella giornata di ieri Boschi era al Global Progress, un seminario annuale che riunisce i principali centri studi progressisti del mondo anglosassone. In quest’occasione ha incontrato Justin Trudeau, il premier del Canada, leader dei Liberali, uno dei politici che ha maggiormente sfruttato la sua immagine giovanile sui social media per accrescere la sua popolarità. Con fotografie spesso non tradizionali, che lo ritraggono in momenti di svago.

BOSCHI IN POSA CON JUSTIN TRUDEAU

Maria Elena Boschi sta tentando questa via per recuperare anch’ella consensi dopo esser diventata il volto simbolo della sconfitta del Governo Renzi e del PD nel referendum costituzionale del 4 dicembre scorso. Boschi e Trudeau hanno posato insieme, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha condiviso con discreto successo la foto che la ritrae con il premier canadese. Uno dei pochi leader progressisti popolari in uno scenario internazionale dove prevalgono capi di stato o di governo di orientamento conservatore. Come di consueto su Facebook e Instagram nei commenti ci sono stati molti apprezzamenti per la bellezza di Maria Elena Boschi, e numerose offese di chi ha in antipatia il sottosegretario come il PD.

LEGGI ANCHE > MARIA ELENA BOSCHI E QUEGLI SCATTI SEMPRE PIÙ POP SU INSTAGRAM | FOTO

Colpisce come anche in un’occasione in teoria istituzionale di un incontro con un leader mondiale come Trudeau Maria Elena Boschi abbia privilegiato il lato pop – la bella foto, con un abbligliamento poco formale – al posto di una riflessione più politica. Tanto più se l’incontro avviene in un consesso come il Global Progress, un seminario sulla promozione di idee e politiche di centrosiniatra organizzato da importanti centri studi come Canada 2020, Center for American Progress, e Policy Network, insieme a Volta, il think tank renziano lanciato da Giuliano da Empoli.

Share this article