Bonucci e Chiellini bisticciano per la maglietta di Messi | VIDEO

Bonucci e Chiellini hanno avuto un leggero diverbio, con tanto di mani appoggiate l’uno contro l’altro, durante la fase finale di Barcellona-Juventus. A pochi minuti dal novantesimo, quando la squadra bianconera era praticamente certa di arrivare in semifinale, Leonardo Bonucci si è avvicinato alla stella dei blaugrana, Leo Messi, per chiedergli di scambiare la maglietta a fine partita. Il gesto non è piaciuto a Giorgio Chiellini, che ha ripreso il compagno di difesa, come si vede in questo curioso video che sta girando i social media. L’episodio è stato colto in esclusiva dalle telecamere di ESPN, ed è testimone di quanto sia forte e concentrata la difesa della Juventus. Leonardo Bonucci infatti è stato ripreso, in modo certo bonario e non aggressivo, da Giorgio Chiellini appena si è distratto dalla fase difensiva.

La Juventus è riuscita nell’impresa, rara, di non far segnare alcuna rete a uno degli attacchi più forti della storia recente, il trio blaugrana composto da Leo Messi, Luis Saurez e Neymar. La porta inviolata di Gigi Buffon è stata difesa in modo strenuo da tutta la fase difensiva bianconera, capeggiata dalla retroguardia formata da Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli, entrato nella fase finale al posto di Paulo Dybala. Bonucci però voleva, probabilmente per ricordo di una delle partite più importanti giocate dalla Juve negli ultimi anni, avere la maglia numero 10 di Messi. Appena il suo compagno di squadra Chiellini si è accorto delle sue attenzioni, dopo aver sentito uscire le parole Leo Leo dalla bocca del suo collega di difesa, gli ha appoggiato il braccio al corpo, per convincerlo a desistere. Un gesto per invitarlo a rimanere concentrato sulla partita. Leonardo Bonucci però ha preferito non rinunciare all’occasione di avere un ricordo del giocatore più forte al mondo, e ha allontanato Chiellini avvicinandosi a Messi. A fine partita il difensore della Juve ha scambiato la maglia col numero 10 del Barça. FOTO copertina: Ansa/Emilio Andreoli

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