Bob Dylan snobba il Premio Nobel: «Ho da fare». Ma non rinuncia ai 900mila euro

17/11/2016 di Redazione

Bob Dylan, controverso, imprevedibile, capace di gesti di superbia, ha deciso di non ritirare l’ambito Premio Nobel per la Letteratura che l’Accademia di Svezia gli ha assegnato lo scorso 13 ottobre. Il cantautore americano ha fatto sapere di essere impegnato, ma non rinuncerà al compenso di 900 mila euro.

 

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BOB DYLAN NON RITIRA IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA

Bob Dylan avrebbe dovuto ritirare il Premio Nobel il prossimo 10 dicembre. «Mi sarebbe piaciuto riceverlo personalmente, ma ho altri impegni», ha fatto sapere. L’Accademia dice di aspettarlo un discorso entro sei mesi. Scrive oggi Marco Molendini sul Messaggero:

Dylan è Dylan: il genio arcigno e contraddittorio della musica, non ritirerà il suo prezioso Nobel. «Sono onorato, mi sarebbe piaciuto riceverlo personalmente, ma ho altri impegni», ha finalmente risposto cortese, ma risoluto all’Accademia di Svezia. Cos’abbia da fare non l’ha spiegato. Il suo tour ha date fino al 23 novembre. Ma i suoi viaggi musicali si succedono senza soluzioni di continuità, ormai da tanti anni. Ad aspettarlo in Europa, tra l’altro, c’era anche la più grande mostra mai fatta dei suoi quadri (paesaggi e scene rurali, realizzati proprio durante quegli innumerevoli tour) all’Halcyon gallery di Londra. Anche in Inghilterra hanno atteso invano un suo riscontro come a Stoccolma. In Svezia prima l’hanno cercato senza risultati (con qualche spazientimento: uno dei membri dell’Accademia ha definito «maleducato e arrogante»), poi hanno avuto il suo assenso col dubbio, però, sulla partecipazione («non so se potrò»), infine ecco il diniego, accolto con aplomb scandinavo: «Rispettiamo la decisione. È inusuale, ma non eccezionale».

La lettera pubblica di Dylan dovrebbe arrivare entro giugno 2017:

Nonostante l’assenza, però, «il premio Nobel resta suo» (con l’assegno da 900 mila euro) conferma l’Accademia. E ha aggiunto: «Ci aspettiamo che Dylan faccia la sua lettura pubblica, che stando al protocollo dovrà essere tenuta entro sei mesi». Dunque, partendo dal 10 dicembre, giorno della cerimonia ufficiale, si arriva a giugno 2017. In quel periodo Dylan potrebbe essere davvero in Europa. La sua agenzia è presa d’assalto, tutti lo vogliono in concerto (anche l’Auditorium romano).

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: EPA / DOMENECH CASTELLO)

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