Blitz contro l’Ndrangheta in varie regioni: 54 arresti

Nella maxi operazione del Ros dei carabinieri scattata all’alba di stamattina sono state arrestatae 54 persone, tutte legate al clan dei Molè di Gioia Tauro e dei Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). I clan erano operativi nel traffico di droga e armi, ma anche nel business delle slot machine.

 

Foto: MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images
Foto: MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images

 

DROGA E ARMI – Tra gli arrestati vi è anche Stefano Sammarco, attore di fiction, considerato dalla Dda di Reggio Calabria “figura apicale dell’organizzazione” e “responsabile della piazza di spaccio di Civitavecchia”. Il gruppo operante dell’Ndrangheta negli ultima anni si era radicato oltre i confini calabresi con i propri uomini che erano in grado di controllare vere e proprie parti di territorio laziale. Il boss Girolamo (Mommo) Molè era in grado di far arrivare ordini precisi ai propria affililiati, riuscendo a superare le restrizioni del 41 bis grazie ad un codice alfa-numerico applicato a libri come “Zahir” di Paolo Coelho o “Va dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro. In parole povere, il boss consegnava le indicazioni fatte di numeri e lettere ai familiari che lo andavano a trovare e questi poi traducevano il codice facendo riferimento a righe e parole dei libri. Il sistema è stato scoperto in seguito ad alcune perquisizioni dopo che gli investigatori si sono accorti che i familiari tenevano in casa gli stessi libri che aveva in cella dal boss. Secondo i pm della Dda Reggina, in questo modo Molè era in grado di gestire affari e alleanze, rifornendo le piazze romane con fiumi di droga che arrivavano a Roma sia dalla Calabria che dal confine francese: cocaina e hashish in gran quantità che venivano poi distribuite da vere e proprie filiere locali.

 

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L’INDAGINE – In carcere, tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare c’è anche Marino Belfiore, un corriere che nei mesi scorsi è stato arrestatto dalla Guardia di Finanza sulla strada per Rizziconi con un carico di 14 kalashnikov. Il clan non aveva alcuna difficoltà ad approvigionarsi sui mercarti dell’est Europa. L’operazione ( che porta la firma del Procuratore Federico Cafiero de Raho, ed è stata coordinata dal sostituto Roberto Di Palma) è scattata in Lazio, Calabria, Piemonte e Umbria e ha consentito di scoprire un lucroso giro di sale da gioco nel Lazio: sono state considerate una sorta di lavanderia per ripulire il denaro sporco proveniente dal traffico di droga. I carabinieri del Ros hanno inoltre sequestrato beni e quote societarie per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro. I sigilli sono stati posti anche a due cliniche private. il centro tac “Imagine System” di Gioia Tauro e la “Vital Dent” di Terni.

(Photocredit:  HEIKO JUNGE/AFP/Getty Images & MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)

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