La storia della blatta trovata in un croissant

05/12/2017 di Redazione

Sta circolando sui social un post che recita:

Martedì mattina, mio figlio fa colazione con il cornetto Bauli, ma all’improvviso una sorpresa sconvolgente, una blatta cotta nel cornetto sigillato, mio figlio dopo ore di malore e vomito va in ospedale e denuncia alle autorità competenti (NAS) per far ritirare tutto il lotto. Queste cose non dovrebbero succedere in una azienda di fama mondiale. Ma che ci fanno mangiare. Vi prego di condividere l’accaduto gravissimo.

I debunker di Butac hanno verificato dai Nas, attestando come vera la denuncia in questione. Il post in questione, diffuso il 3 dicembre su Facebook e poi su altre piattaforme social, ha superato le migliaia di condivisioni. La Bauli, coinvolta nel post, ha già chiesto alla signora (tramite Instagram) maggiori delucidazioni:

bauliitalia Ciao @mariarosariamadonna, se non l’hai ancora fatto, ti chiediamo di inviare una mail con la foto del prodotto al nostro servizio consumatori all’indirizzo consumatori@bauli.it Grazie

blatta croissant

 

La signora in questione – sottolinea Butac- è una imprenditrice sanitaria. Ora, dopo la denuncia presentata, spetta ai NAS dover accertare i fatti. In aziende italiane come la Bauli i procedimenti sono sempre attentamente monitorati nel massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie. Non è ancora chiaro come la blatta sia finita nel prodotto.

Il figlio della signora non è un bambino, ma un adulto. E, stando a quanto denuncia la donna, si è sentito male sia lui che la moglie.  All’ospedale i medici gli hanno spiegato come possa essere stato il trauma della scoperta che un croissant avariatoa provocare malessere. Dopo la denuncia la signora Maria Rosaria, intervistata da una tv locale, ha spiegato come sono andati i fatti.

guarda il video:

Prima di passare a sentenze varie ricordiamo a tutti che spetta ai Nas verificare o meno un errore aziendale. Errore che, scome si nota dalla premura della Bauli stessa nel contattare la cliente, se reale non passerà certamente inosservato.

Al di là delle denunce lecite da fare suggeriamo di non scadere nel più becero allarmismo. Come ricordano anche su Butac il rischio è che per una mera casualità un’azienda possa subire un danno d’immagine immenso.

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