Bicicletta con motore elettrico | Come funziona il nuovo doping tecnologico

18/04/2016 di Redazione

La bicicletta con motore elettrico incorporato è una realtà molto più comune di quanto si possa pensare. Lo dimostra uno speciale prodotto dal canale televisivo francese France 2 “Moteurs, ça roule” che mostra come in due gare italiane delle ultime settimane, la “strade Bianche di Siena” e la “Coppi & Bartali di Riccione” 7 corridori abbiano utilizzato altrettante biciclette con motore elettrico. A scoprirli è stata una telecamera termica.

BICICLETTA CON MOTORE ELETTRICO: SETTE MEZZI TRUCCATI SCOPERTI IN DUE GARE IN ITALIA

La bicicletta con motore elettrico è quindi molto più diffusa di quanto si possa pensare. Dei sette mezzi “pizzicati” in corsa, cinque avevano motorini nel movimento centrale e spingevano sui pedali mentre in due casi i motori si trovavano nel pacco pignoni, per fornire trazione posteriore alla bici. La telecamera termica ha rilevato sensibilissimi cambiamenti di temperatura ma tali da far intendere che ci sia qualcosa sotto. La polemica sulla bicicletta con motore elettrico è esplosa nel 2010 dopo la vittoria al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix di Fabian Cancellara con progressioni impressionanti.

BICICLETTA CON MOTORE ELETTRICO: IL CASO SCOPPIATI NEL 2010

L’attuale Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo Davide Cassani aveva evocato l’uso di un mezzo simile dichiarando che grazie a una bicicletta con motore elettrico sarebbe stato in grado di vincere gare anche a 50 anni. Nelle scorse settimane è stata inoltre beccata un’atleta belga di ciclocross ai Mondiali di specialità, Femke Van den Driessche. La polizia la beccò nonostante stesse cercando altro.

BICICLETTA CON MOTORE ELETTRICO, COME FUNZIONA

Il Corriere della Sera ha rivelato che un motore elettrico per bicicletta può costare anche 10.000, almeno quelli della bottega di Alessandro Bartoli di Empoli. Nel tubo obliquo è nascosto un motore elettrico da 200 watt ed è stato usato dai professionisti fino al 2014. Questo motore, brevettato in Austria, ha il problema della troppa potenza non modulabile. La tecnologia ha dimostrato che si può fare di meglio, almeno a vedere cosa è stato creato nel laboratorio di Istvan Varjas, scienziato ungherese che sembra sia “fornitore” di motori di ultima generazione.

BICICLETTA CON MOTORE ELETTRICO, I CONTROLLI DELL’UCI

Questi sono grandi 5 centimetri e hanno una potenza modulabile fino a 250 watt. Possono fornire o una trazione anteriore o posteriore, rispettivamente nel movimento centrale e nel pacco pignoni. L’Uci, la federazione internazionale del ciclismo potrebbe scoprire facilmente questi strumenti con le telecamere termiche ma a queste preferiscono i “Teslametri”, strumenti che verificano la presenza di motori spenti. Gli strumenti, continua il Corriere della Sera, non sono affidabili e spesso vengono “dimenticate” le bici dei big.

 

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