Biblioteca Fabrizio Giovenale, la terranno aperta gli studenti?

“Questo posto è un fortino, e noi un po’ ce lo teniamo”: così si chiude l’assemblea di studenti, operatori, agricoltori degli orti urbani, genitori e cittadini di Rebibbia alla Biblioteca Fabrizio Giovenale, il Centro di Cultura Ecologica che, carte alla mano, ha soltanto tre giorni di vita: il 31 dicembre scade la convenzione che lega il comune di Roma alle associazioni che negli ultimi dodici anni hanno tenuto aperta la biblioteca dando la possibilità a decine e decine di studenti di studiare ogni giorno in una struttura di periferia immersa nel verde. Proprio quegli studenti, oggi, hanno dato vita ad una mobilitazione occupando simbolicamente l’aiuola centrale di via Egidio Galbani, nel IV municipio di Roma (Tiburtina).

BIBLIOTECA FABRIZIO GIOVENALE, LA TERRANNO APERTA GLI STUDENTI?

“Se il comune vuole lasciarci per strada a studiare”, hanno ragionato gli studenti organizzando la mobilitazione, “vorrà dire che per strada ci andremo da soli”.

#giovenalebibliotecaresistente il marciapiedi non basta, prendiamo lo spartitraffico!

Posted by Centro di Cultura Ecologica – Biblioteca “Fabrizio Giovenale” on Lunedì 28 dicembre 2015

Ci sono novità, parziali quantomeno, nel percorso del Centro di Cultura Ecologica: nel primissimo pomeriggio di oggi, 28 dicembre, uno scambio di mail fra lo staff della biblioteca e il dirigente del dipartimento delle Periferie che sta seguendo gli ultimi giorni della Giovenale ha mostrato che il comune, commissariato dal prefetto Francesco Paolo Tronca, starebbe facendo marcia indietro rispetto a quanto annunciato all’assemblea della scorsa settimana, in cui era stata comunicata – con preavviso minimo – la decisione di tenere ferma la data del 31 dicembre come scadenza della convenzione, e quella del 12 gennaio come data ultima per la riconsegna delle chiavi.

 

IL NOSTRO IMPEGNO: SALVIAMO LA BIBLIOTECA GIOVENALE

Le novità vengono diffuse nell’assemblea che si apre, puntuale, alle 17 del pomeriggio. “Abbiamo avuto un contatto con il dipartimento”, scandisce Stefano Petrella, direttore della biblioteca: “L’amministrazione sembra disposta ad accordare una proroga conservativa di 3 mesi, rinnovabile a cinque, nelle more della preparazione del nuovo bando di gara”. Proroga conservativa, tradotto: il comune si farà carico soltanto delle spese delle utenze (acqua, luce, gas), mentre ai volontari sarà data la possibilità di tenere aperta la biblioteca: chiaramente, rimanendo senza stipendio. E gli studenti della biblioteca si dicono già disposti a dare il loro contributo per il finanziamento della struttura: “Conti alla mano”, dice qualcuno in biblioteca, “vediamo quale è l’importo. Siamo pronti ad autotassarci o a fare iniziative di autofinanziamento in giro, o a proporre campagne di crowd-funding”, il finanziamento diffuso reso possibile da Internet e dai social network.

#giovenalebibliotecaresistente testimonianze dal Flash Mob Non Chiudete la Biblioteca Fabrizio Giovenale (28/12/15)

Posted by Centro di Cultura Ecologica – Biblioteca “Fabrizio Giovenale” on Lunedì 28 dicembre 2015

“Andiamo verso un esito che non è bello”, si sente dire in assemblea. “Un servizio al pubblico, in un bene pubblico, finanziato dallo stesso pubblico. E’ un’incoerenza, un’illogicità da parte della pubblica amministrazione che sembra non voler rispondere agli interessi dei cittadini. Sembra così che l’amministrazione preferisca le cose opache ai percorsi virtuosi, che ci costringa a dover gestire – e lo faremo – questa struttura con le nostre sole forze e anche con dei sacrifici importanti”. Le voci degli studenti si muovono, fra chi pone il problema politico (“Come si può definire questa una soluzione? Questa è una non-soluzione, che mette questo luogo ancora più in pericolo di quanto già non sia”, dice uno studente) e chi scende nel concreto: “Dobbiamo capire bene quale è il quadro legale della situazione, quale è l’impegno dei costi, come possiamo coprirli. Bisogna organizzare manifestazioni, dare risonanza, chiamare a raccolta i cittadini del quartiere, artisti che possano dare visibilità”., dice una studentessa. Nessuno, chiaramente, ha intenzione di muoversi dalla Biblioteca Fabrizio Giovenale.

“Il problema, per assurdo che sia, negli ultimi anni è stato quello di non riuscire a mettere in dialogo i vari uffici del Campidoglio”, spiegano i consiglieri municipali, presenti all’assemblea in rappresentanza delle varie forze politiche che sostengono l’amministrazione di centrosinistra guidata dal minisindaco Emiliano Sciascia. Soluzioni in vista? Poche: solo voci. L’ente che gestisce le biblioteche comunali romane avrebbe manifestato un concreto interesse a mantenere aperto il Centro di Cultura Ecologica, arrivando ad emettere un bando per l’assegnazione dei locali “in tempi anche molto brevi”, si sente dire in assemblea: impegni verbali molti, carte firmate nessuna. Nel frattempo, come detto, sembra che il Centro rimarrà aperto gravando sulle spalle degli studenti, dei cittadini e degli operatori, che sono pronti all’autorganizzazione e all’autofinanziamento.

“Dovremo fare da soli, continuando ad aspettare chi da 12 anni dimostra di non voler stare al passo dei bisogni dei cittadini”, dice uno studente, prendendo la parola. Di certo c’è solo che mercoledì 30 dicembre l’ufficiale dell’amministrazione si presenterà alla Biblioteca Fabrizio Giovenale per l’inventario dei beni: a partire dal giorno dopo, chiunque si troverà nei locali della biblioteca sarà un occupante abusivo.

Copertina: Biblioteca Fabrizio Giovenale / Facebook

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