La chiamata di Grillo a Raggi prima di entrare in studio: «Virginia mantieni la calma»

01/06/2016 di Redazione

Oggi il Corriere della Sera propone un gustoso retroscena sul confronto tv Sky avvenuto ieri sera. Nel pezzo Fabrizio Roncone parla dell’ultima telefonata di Beppe Grillo a Virginia Raggi prima dell’ingresso in studio.

Sarai sola contro tutti, Virginia. Ti accerchieranno. Ti provocheranno. Ti attaccheranno. Mantieni la calma. Ripeti le cose che hai imparato (l’hanno allenata due giorni di seguito a rispondere: su tutto, a tutto; simulate feroci aggressioni dialettiche, affettuoso e pieno di consigli Rocco Casalino, ex strepitoso protagonista del Grande Fratello e ora uno dei responsabili comunicazione del Movimento 5 Stelle).
Virginia Raggi muta, le labbra sottili strette e gli occhi spalancati davanti allo specchio. Le luci bianche accentuano il suo pallore. La truccatrice ci prova con il fard. Serve più fard. E piano con il rimmel. Ha già uno sguardo bellissimo, così glielo scavate e sembra che abbia anche più paura di affrontare questo suo primo confronto pubblico con gli altri candidati alla poltrona del Campidoglio (un tipo basso, tarchiato, ronza intorno alla candidata grillina: non si capisce se sia un ruvido portavoce o un piccolo gorilla di scorta).

LEGGI ANCHE: Confronti candidati sindaco di Roma a Sky: le pagelle

VIRGINIA RAGGI E QUELLA DOMANDA DI SEMPRINI

Roncone descrive lo studio, gli attimi prima della messa in onda, le battute degli altri candidati. E il confronto:

È il conduttore che mette la Raggi nell’angolo: perché non ha detto subito di aver lavorato nello studio di Cesare Previti? E perché ha poi dimenticato di dirci che è stata presidente di una società, operante nel settore del recupero crediti, vicina a Gianni Alemanno? La Raggi deglutisce. Due domande scontate: ma non si aspettava che a porle fosse proprio Semprini.
Comunque risponde subito, ripete a memoria la sua spiegazione (traballante, in un partito che ha fatto della trasparenza e della lealtà una religione), sbaglia un verbo, la frase non le viene tonda, si capisce che è in difficoltà. Ghigno della Meloni. Sorrisetto di Giachetti. Semprini dice che siamo arrivati agli appelli finali.
Ecco, ora chissà cosa diranno. Chissà quali promesse, quali solenni giuramenti. E invece no. Sinceramente, tutti e cinque, niente di che.


(foto di repertorio ANSA/GIORGIO ONORATI)

Share this article