Il cordoglio di Beppe Grillo per Paolo Villaggio (che nel 2013 votò Movimento 5 Stelle)

Aveva espresso la sua vicinanza alle idee di Beppe Grillo, partendo da sinistra. Paolo Villaggio votò Movimento 5 Stelle nel 2013 e appoggiò, nelle sue uscite pubbliche in cui parlava di politica, le scelte del comico genovese e del suo partito. Oggi, puntuali, arrivano le parole di cordoglio dal blog di Beppe Grillo.

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LE PAROLE DI BEPPE GRILLO SU VILLAGGIO: «UN ULTRAITALIANO»

«Un dolore sordo per la morte di Paolo Villaggio – ha scritto il guru del Movimento 5 Stelle -, il mio primo pensiero è stato ‘macchè morto, sono balle…’. Ho provato lo stesso dolore quando morì Alberto Sordi, sto parlando di due ‘ultraitaliani’. Sordi e Villaggio hanno mostrato il nostro peggio, e per questo avvertiamo un dolore così intenso: nel rappresentarci davano la sensazione di capirci».

Paolo Villaggio come Alberto Sordi, dunque. Una differenza, però, viene individuata da Grillo: «Villaggio dalla sua alienità non esprimeva mai un ‘volemose bene’, non ci ha mai assolti dai nostri peccati. Forse per questo era così inavvicinabile e indecifrabile».

Beppe Grillo, poi, ha citato la ribellione improvvisa del Fantozzi della Corazzata Potemkin e ha chiuso il suo breve intervento definendo Villaggio una «stella, capace di recitare come per ispirazione ultraterrena».

BEPPE GRILLO SU VILLAGGIO: QUANDO L’ATTORE VOTAVA M5S

Paolo Villaggio, dopo una lunga militanza nei partiti della sinistra (prima il Partito Comunista Italiano e poi Democrazia Proletaria) e dopo la parentesi con i Radicali, aveva ritrovato nel Movimento 5 Stelle una nuova ispirazione per la politica italiana. Su Grillo, restò famosa la sua frase: «Tutti lo sputtanano perché è un comico. Ma perché non è forse comico anche Berlusconi?». «»

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