I parlamentari M5S che non sono d’accordo con Beppe Grillo sulla questione migranti

27/12/2016 di Redazione

Non tutti i parlamentari del Movimento 5 stelle sono d’accordo con la linea anti migranti apparsa sul blog di Grillo. Il post del fondatore M5S ha un titolo eloquente: “Ora è il momento di proteggerci”. Spiega Annalisa Cuzzocrea su Repubblica:

Così, durante le feste, la senatrice Paola Nugnes e i deputati Vega Colonnese e Giuseppe Brescia usano le loro pagine Facebook per dire che non sono d’accordo con quei toni e con quell’impostazione. E vengono appoggiati da alcuni loro colleghi a suon di “mi piace” e condivisioni che suonano come atti coraggiosi in un momento in cui ogni presa di distanza dalla linea ufficiale è segnalata come dannosa per il Movimento. La napoletana Vega Colonnese – che viene dallo stesso meet up di Roberto Fico e ne condivide spesso idee e posizioni – si sfoga alla vigilia di Natale: parla di «un misto di frustrazione e rabbia». E racconta: «Nessuno vi ha mai spiegato il faticoso lavoro di studio, di denuncia, di amarezza dopo le ispezioni, di inutilità di termini come “migranti economici”. Nessuno ve lo spiega perché è più facile semplificare fino a creare confusione tra immigrazione e terrorismo. E allora informatevi voi per bene senza leggere sciocchezze. I miei auguri di Natale sono rivolti a chi vuole fare realmente la rivoluzione senza cercare a tutti i costi il consenso». Un atto d’accusa che si sposa con quello di Giuseppe Brescia, che sull’immigrazione ha lavorato in Parlamento depositando mozioni dallo stile molto diverso rispetto a quello del blog.  (…) Il post è argomentato e viene condiviso dai deputati Massimiliano Bernini e Silvia Chimienti e dalla capogruppo in Senato Michela Montevecchi. Mentre un’altra deputata, Silvia Giordano, condivide, insieme a Brescia, quanto scrive la senatrice Nugnes

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MAURIZIO BUCCARELLA: “TRA NOI SERVE UN CHIARIMENTO”

Il senatore del MoVimento 5 Stelle Maurizio Buccarella ha preso parola sulla questione immigrazione. Lo ha fatto con una intervista ad Annalisa Cuzzocrea. Buccarella, divenuto famoso per aver proposto l’eliminazione del reato di clandestinità, scatenando così uno scontro interno tra parlamentari e vertici, spiega come le soluzioni suggerite da Beppe esistano già e i problemi, così, non sono ancora stati risolti:

«Guardi, stavolta ho preferito non scrivere nulla. Ma la prima osservazione che vorrei fare è che alcuni dei punti presentati come soluzione al problema sono già nelle leggi vigenti. Ad esempio, la distinzione tra chi ha e chi non ha diritto a essere accolto. O si cambia la legge, o è già così»

Proporre rimpatri degli immigrati irregolari a partire da subito non è un po’ forte come messaggio?
«Non è una cosa praticabile dall’oggi al domani. Non è nella disponibilità di nessuno, neanche dello Stato italiano. Quindi, più che forte, direi che non è tecnicamente possibile»

Alcuni dei suoi colleghi pensano che il post di Beppe Grillo sia stato inutilmente duro, utile forse ad acquisire consenso dopo l’uccisione del terrorista di Berlino in Italia, ma non a fare passi avanti. È d’accordo?
«Non lo definirei duro, secondo me però dovremmo stare attenti a non cadere nella facile equazione immigrazione-terrorismo. Non è così, al di là di quel che è accaduto a Berlino»

Quindi, non avete sposato le posizioni della Lega?

Per sembrare la Lega ci vuole molto di più»

 

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