Bebe Vio minacce sessuali su Facebook. Chiusa una pagina

Una pagina Facebook, non più raggiungibile, avrebbe invitato a usare violenza sulla campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio. A renderlo noto è il Codacons che ha denunciato il social network all’Autorità giudiziaria. Purtroppo, monitorando i social, le pagine contro la campionessa non sono un episodio isolato.

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BEBE VIO MINACCE SESSUALI SU FACEBOOK, L’ESPOSTO DEL CODACONS

«Tale pagina – scrive il Codacons nell’esposto – inneggiando pratiche violente e sessuali nei riguardi di una disabile facendo leva sul suo stesso handicap, non rispetta affatto gli standard del sito dal momento che attraverso di essa vengono inevitabilmente veicolati i seguenti messaggi: incitamento all’odio, al razzismo, alla discriminazione per una disabilità, alla violenza, che costituiscono, invero, tutti elementi presenti nella policy di Facebook e dallo stesso vietati. Per tali ragioni non si comprende il mancato intervento immediato di rimozione da parte dei responsabili. Detta pagina viola altresì i precetti costituzionali sanciti dagli artt. 2 e 3 Cost. che segnatamente mirano a salvaguardare i diritti assoluti dei cittadini di uguaglianza e di libera estrinsecazione della propria personalità». Il Codacons si è rivolto alle Procure della Repubblica di Roma e Venezia, nonché alla Polizia Postale e all’Autorità per le comunicazioni, per individuare i responsabili.

BEBE VIO MINACCE SESSUALI SU FACEBOOK, PANCALLI: «GESTO DISGUSTOSO»

«Apprendo con sgomento la notizia delle minacce che, secondo il Codacons, sarebbero state rivolte all’atleta paralimpica Bebe Vio attraverso il social network Facebook. Si tratta di un fatto gravissimo e preoccupante. Mi auguro solo che le autorità competenti facciano chiarezza sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili di questo gesto ignobile e profondamente disgustoso», dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Pancalli bolla come «inaccettabile che la rete venga utilizzata per disseminare odio e violenza e per alimentare questa barbarie. Voglio esprimere a Bebe la mia vicinanza e quella del Comitato Italiano Paralimpico».

(foto via Instagram Bebe Vio)

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