Barracciu, il Pm: «Contraddizioni, bugie e 3.600 euro alla società del fidanzato»

Repubblica affronta il caso Barracciu, ex sottosegretaria ai beni culturali dimessasi per via dei conti e delle spese nell’arco dei due mandati da consigliere regionale.

I SOLDI

Secondo Repubblica alcune somme sarebbero particolarmente sospette:

 3600 euro che il primo febbraio 2010 escono dal conto del gruppo Pd in cui militava l’ex europarlamentare e finiscono in quello della Evolvere srl. Si tratta di una società con sede a Cagliari che fa capo all’imprenditore Mario Luigi Argentero, il compagno dell’ex sottosegretaria ai beni culturali. Evolvere si dovrebbe occupare di formazione professionale ma quei 3000 euro più Iva risultano essere il saldo di un servizio di buffet organizzato a conclusione di un seminario politico. Peccato che a leggere le carte del procedimento il seminario non si sia mai svolto, quindi neppure il buffet.

 

Va specificato che non tutte le voci di spesa sono così

Solo sospetti invece sull’uso dei 77.293 euro richiamati nel capo d’imputazione firmato dal pm Marco Cocco che ha condotto il giudice Lucia Perra a disporre il giudizio con l’accusa di peculato aggravato e continuato.

E si conta un piccolo autogol

«Era indispensabile – ha detto al pm – illustrare costantemente agli elettori sul territorio i provvedimenti in gestazione e io sentivo l’obbligo politico di far comprendere all’esterno le nostre iniziative». Pur di realizzare l’obiettivo tra il 2006 e il 2008 la consigliera avrebbe percorso al volante della propria automobile 65.597 chilometri. Solo che al momento di indicare nel dettaglio a quali incontri e convegni avesse partecipato, il 14 marzo 2014 la Barracciu ha consegnato al magistrato una corposa memoria che ha finito per peggiorare la propria situazione giudiziaria: incrociando le date sulle presenze in consiglio regionale con quelle degli incontri politici la polizia giudiziaria ha scoperto che spesso coincidevano, come se l’onorevole si fosse sdoppiata. Non solo: stando ai tabulati della sua carta di credito la Barracciu è risultata essere per due volte all’estero, in viaggio di piacere, anziché in Sardegna. Insomma, un pasticcio difensivo

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