L’Audi Gialla che ha terrorizzato l’Italia è stata bruciata

26/01/2016 di Redazione

Ne parlano tutti da giorni, di quest’Audi Gialla. E non per quel colore che è già difficilmente sostenibile su una parete e o in un vestito, figuriamoci su un’automobile. No, quel veicolo targato Ticino è stato usato da tre malviventi, tre rapinatori per compiere varie rapine. E in pochi giorni, pur non facendo le vittime di quella nefasta antenata, Audi Gialla era diventata un’espressione comune come Uno Bianca.

La vettura è stata ritrovata nella notte nel Trevigiano, completamente bruciata. Il rogo è stato appiccato in campagna tra i comuni di One’ di Fonte e Asolo. L’allarme è stato dato da alcuni cittadini che vedendo le fiamme hanno chiamato i vigili del fuoco.  I carabinieri sul posto hanno constatato e confermato che si trattasse senza ombra di dubbio dell’Audi Gialla rubata a Milano lo scorso dicembre e con la quale tre banditi si sono resi protagonisti di rocambolesche fughe, a più di 260 km/h e contromano sul passante di Mestre. Non c’è più la macchina, ma i suoi tre occupanti sono ancora a piede libero. E senza più un segno di riconoscimento.

L’automobile era stata rubata all’aeroporto di Malpensa (Milano) nel dicembre scorso. Dei tre presunti autori delle malefatte – che probabilmente ritenevano ormai la macchina troppo riconoscibile – non si hanno ancora notizie.

Nel frattempo, a Torino il giudice ha convalidato l’espulsione di un albanese che si era presentato spontaneamente per allontanare i dubbi sulla sua colpevolezza, dato che sui social appariva nelle foto con la macchina. L’uomo non può avere responsabilità nelle rapine compiute in Veneto, ma è risultato privo di permesso di soggiorno. Anche gli altri due individui ritratti negli scatti che circolano in rete sarebbero estranei ai fatti, secondo la testimonianza del 32enne.

 

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