Attentato Manchester, l’homeless eroe che ha aiutato i bambini feriti

24/05/2017 di Redazione

Attentato Manchester, un homeless che si chiama Stephen Jones è stato uno degli eroi che hanno aiutato i bambini feriti usciti dal concerto di Ariana Grande.  Stephen Jones è un senzatetto che, come ogni sera, è andato a dormire nei pressi della Manchester Arena. Al momento dell’attentato ha prima sentito un forte scoppio, che pensava fosse un fuoco d’artificio dello spettacolo in corso al palazzetto più grande dell’area metropolitana della città inglese. Poi ha capito che si trattava di una bomba, quando ha sentito lo spostamento d’aria e le urla subito dopo l’esplosione. Insieme a un altro homeless della Manchester Arena è corso via, ma poi, come spiega in una toccante intervista alle reti ITV e CNN, è tornato indietro, quando ha visto centinaia di bambini uscire feriti e insanguinati. Stephen Jones si è messo a disposizione delle persone in sofferenza, i piccoli come i loro genitori che li aspettavano fuori dalla Manchester Arena, tutti molto preoccupati e urlanti dopo aver compreso quanto fosse successo.

ATTENTATO MANCHESTER, L’HOMELESS EROE DELLA MANCHESTER ARENA

L’homeless ha calmato una mamma quando ha dato una sua maglietta a una bambina che era completamente ricoperta di sangue, dopo aver compreso che la piccola non fosse ferita, ma che si fosse sporcata con il sangue di un altro ferito. Stephen Jones ha probabilmente salvato qualche vita aiutando a bloccare l’emorragia di diverse feriti che perdevano tantissimo sangue. Gesti che sono stati subito celebrati dai presenti, tanto che è stato creato un gruppo per donare soldi a Stephen Jones, che ha già raccolto quasi 20 mila sterline. Manchester è una città con una grossa presenza di senzatetto, tanto che il sindaco dona parte del suo salario a un’organizzazione che li aiuta. Stephen Jones ha rimarcato di esser intervenuto nella sua intervista a CNN e ITV quando ha capito quanto sofferenza si fosse verificata alla Manchester Arena. L’homeless ha spiegato come non poteva non aiutare le altre persone, essendo sicuro che altri l’avrebbero aiutato se lui si fosse trovato in un simile disagio.

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