Assunta perché amica di Di Maio, Assia Montanino si difende: «Fortunata sì, ma avrei diritto a due stipendi»

19/07/2018 di Enzo Boldi

La fortuna aiuta gli audaci. E di buona sorte ne ha avuta sicuramente molta. All’indomani delle polemiche sulla sua assunzione al Mise e al Ministero del Lavoro perché amica di lungo corso di Luigi di MaioAssia Montanino ha risposto alle critiche attraverso un post sul suo profilo Facebook in cui sottolinea la «buona stella» che l’ha portata a conoscere l’attuale Vicepremier e Ministro del Lavoro difendendo la sua scelta di affidarle un doppio incarico all’interno delle istituzioni.

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«Lavoro al Ministero del Lavoro come Capo segreteria. Stesso ruolo ricoprirò a breve al Ministero dello Sviluppo economico. Due ministeri, uno stipendio solo, pur avendo diritto a due stipendi – esordisce Assia Montanino su Facebook -. La cifra netta che prendo mensilmente, pari a circa tremila e trecento euro, copre un impegno che va ben oltre i tempi previsti nel contratto, e che si protrae 7 giorni su 7, senza limiti di orario. E con responsabilità importanti». Con il suo compenso di 72mila euro, Assia Montanino – come racconta oggi il quotidiano Il Giornale – porterà a casa più di quando guadagna, in media, un chirurgo al primo incarico (circa 38mila euro), un avvocato alle prime armi, una segretaria di direzione, un insegnante di scuola superiore o un docente universitario. Il suo emolumento si avvicina a quello percepito da un dirigente ospedaliero.

Assia Montanino attacca tutti: «Basta illazioni sulle mie competenze»

Poi la prima parata e risposta alle critiche piovutegli addosso in queste ore: « Il fatto di avere “solo” 26 anni credevo fosse un elemento positivo e non di demerito, in un Paese in cui non si fa altro che dire “largo ai giovani”». Al centro della diatriba, scatenata soprattutto dai social, c’è il suo legame d’amicizia con il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, conosciuto 5 anni fa dopo che il padre aveva sporto una denuncia per usura a Pomigliano, città natale di entrambi. «Vengo dallo stesso paese del ministro Di Maio e questa è stata senza dubbio una ‘fortuna’ – ha ammesso Assia Montanino – Perché così lui ha conosciuto diversi anni fa mio padre, che si era appena ribellato contro gli usurai, e mi ha dato un’opportunità, come l’ha data ad altri studenti universitari per uno stage presso la vicepresidenza della Camera. Mi sono guadagnata stima e fiducia di tutti lavorando sodo per anni. E così continuerò a fare con grande serenità».

Assia Montanino e la «stampa sessista»

L’attacco frontale alla stampa arriva poche righe dopo, sottolineando come reputi inaccettabili le illazioni sulle sue competenze e accusando i media di sessismo. «Come donna – prosegue nel suo post su Facebook – osservo anche che in questi articoli e nelle foto private che sono state pubblicate, c’è un sessismo nemmeno troppo velato, e mi chiedo: se il Capo segreteria fosse stato un uomo cosa sarebbe successo? Purtroppo certi media contribuiscono non solo a diffondere falsa informazione, ma anche a inchiodare l’Italia a un medioevo culturale».

 

(foto di Copertina: ANSA, foto tratta dal profilo Facebook di Assia Montanino)

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