Arrestato il pusher di un liceo romano: gli studenti protestano

Un ragazzo è stato arrestato al liceo Virgilio di Roma per spaccio di droghe leggere. I carabinieri sono entrati nell’istituto durante l’ora di ricreazione fermando uno studente con precedenti per spaccio. “Il ragazzo – racconta a Repubblica il comandante dei carabinieri di Roma Centro Aniello Schettino – è stato colto in flagranza di reato mentre cedeva una dose di hashish e un’altra la aveva in tasca”. Verrà processato giovedì mattina per direttissima. Dopo l’accaduto, gli studenti hanno convocato un’assemblea straordinaria e in cento, stando a Repubblica, sarebbero saliti in presidenza. Una decina di militari in divisa sono poi tornati al Virgilio per ulteriori accertamenti. L’operazione è scattata “in base ad alcune informazioni sullo spaccio di droghe leggere nella scuola già da tempo in possesso dei militari che hanno effettuato perquisizioni anche nelle abitazioni dello studente coinvolto”.

LA VERSIONE DEGLI STUDENTI

Gli attivisti del Collettivo Autorganizzato Virgilio parlano di “metodi repressivi pesanti” e su Facebook raccontano l’accaduto così:

Questa mattina, all’orario di ricreazione, due carabinieri in borghese sono entrati nel Liceo Virgilio di Via Giulia, chiamando per nome diversi ragazzi, perquisendoli e arrestandone uno con l’accusa di spaccio. Successivamente si è formata un’assemblea straordinaria nel cortile e centinaia di studenti e studentesse sono salite in presidenza per chiedere spiegazioni al dirigente scolastico. Di tutta risposta la dirigenza si è chiusa a chiave nell’ufficio, rifiutando qualsiasi tipo di dialogo con gli studenti o con i genitori presenti, mentre comunicava con le forze dell’ordine tramite la finestra su Via Giulia, lanciandogli una valigetta di cui ci è ignoto il contenuto. Poi, durante la contestazione, che avveniva tra corridoi dell’istituto, sono entrati altri 7 carabinieri in divisa, capitanati dal maresciallo Ottaviani, che si sono fatti spazio tra gli alunni della scuola a forza di spintoni e spallate.

 

Gli avvenimenti di stamattina mostrano quale sia l’intento della dirigenza nell’istituto: creare un clima di terrore che impedisca agli studenti di formarsi, crescere e informarsi sulle dipendenze. Ciò che è accaduto stamattina è inaccettabile! Non è possibile vivere un luogo di formazione in cui non possiamo creare confronto è dibattito e per affrontare un problema si ricorre all’utilizzo delle forze dell’ordine.In questo momento la contestazione sta continuando e si attendono risposte dalla dirigenza, che però continua a opporsi a ogni tipo di confronto. La mobilitazione seguirà nei prossimi giorni finché la situazione interna all’istituto non cambierà, restituendo agli studenti la loro centralità all’interno della scuola.

I GENITORI

I genitori si dividono tra chi parla di una giusta tirata d’orecchie e chi si dice totalmente contrario.
“Da genitore – replica qualcuno – sono preoccupata, l’ascolto negato è grave quanto i metodi repressivi. Sono metodi che non pagano. Abbiamo educato i nostri figli al dialogo non a questa ottusa chiusura…sono senza parole”.

Le forze dell’ordine bloccano il corteo, la loto risposta è sempre la stessa: la repressione! Noi da qui non ce ne andiamo

Pubblicato da Collettivo Autorganizzato Virgilio su Mercoledì 23 marzo 2016

Il corteo è partito ora da Via Giulia

Pubblicato da Collettivo Autorganizzato Virgilio su Mercoledì 23 marzo 2016

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