Il mondo segreto dei prestanome on line

Tra i volti segreti della crisi, c’è anche il fenomeno dei prestanome on line. Persone spinte dalla disoccupazione a offrire tutto quello che hanno, compresa la propria identità. Lo ha raccontato Giuseppe Bottero, con un’inchiesta su La Stampa, dove si spiega come le generalità diventano per alcuni un’occasione per guadagnarsi da vivere. Ma non ci sono soltanto loro nel mondo nascosto dei prestanome: accanto a piccoli imprenditori colpiti dalla crisi e a giovani alle prime esperienze lavorative, ci sono anche delinquenti che si adeguano ai tempi e si tuffano in rete, così come persone attirate dalla prospettiva dei soldi facili. Un esercito eterogeneo, che si offre sui siti di annunci più noti – “da Bakeca.it a Subito.it”, scrive Bottero, ndr – e che “va a caccia di coperture più o meno legali”.

Prestanome in siti di annunci on line
Prestanome in alcuni siti di annunci on line

PRESTANOME E TRUFFE ON LINE – Il reporter della Stampa si è infiltrato nel mondo dei prestanome, per svelarne i segreti: “Da un mese, con un annuncio semplice: Trent’anni, nessun precedente, contratto a tempo indeterminato, offresi come prestanome”. E basta fare qualche ricerca per scoprire come nei siti d’annunci on line sia un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più: “Buonasera, mi offro come prestanome, massima riservatezza, incensurato. Niente da perdere”, leggiamo. Ma non solo: “Nullatenente, mi offro come prestanome”, scrive un altro utente anonimo milanese. Sulla Stampa si spiega come, dopo alcuni giorni di diffidenza, non manchino le risposte all’annuncio: c’è chi chiede “aiuto” nel settore della carte prepagate oppure chi ha bisogno di una mano per intestarsi finanziamenti: “Ho anche un mutuo con mia moglie per la casa, quindi chiedere un prestito è impossibile”, si legge sul quotidiano piemontese. Per questo sono necessarie persone che offrono la propria identità, in cambio di “presunti affari” e facili guadagni. Certo, le garanzie latitano, ma le risposte agli annunci non mancano. Ci sono anche piccoli e giovani imprenditori che offrono migliaia di euro per trovare prestanome che rilevino le quote di aziende indebitate. Oppure professionisti che si “lanciano nel mercato”, offrendo i propri titoli e mettendoli all’asta.

TRUFFE-ON-LINE

UNA PRATICA DIFFUSA – Il mondo dei prestanome continua a muoversi in quelle che La Stampa definisce “zone grigie”, tra l’illegale e il consentito dalla legge. Ci sono anche quelli che aprono nuove attività commerciali, ma non dispongono dei requisiti necessari; per questo si rivolgono al mondo dei prestanome, promettendo soldi a chi accetta di fare da copertura. Ma non solo: la polizia postale già in diverse occasioni ha sgominato bande di criminali, responsabili di diverse truffe on line sui principali siti di e-commerce (come Ebay, Kijiji, Subito e altri, ndr). Pochi mesi fa uno degli ultimi casi è stato scovato a Pescara, dove non mancava chi reclutava prestanome tra i mendicanti e i tossicodipendenti della stazione per mettere assegno alcune truffe online. In quel caso furono tre le persone arrestate, mentre altre dodici furono denunciate. Ben duecento le vittime dei raggiri, per un giro di malaffare del valore di 100 mila euro. Casi simili anche a Benevento, dove la polizia sgominò una banda di truffatori che offrivano a senza tetto e tossicodipendenti 50 euro per acquistare carte Postepay e sim card. Una volta intestate ai prestanome, le card venivano utilizzate per numerose truffe sulle più conosciute piattaforme online di commercio elettronico.

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