Il bimbo sbranato dai cani a Siena

Il giorno dopo è quello delle domande. Il Corriere della Sera ricostruisce la storia di David, il bambino sbranato dai due cani dello zio a Siena, partendo dal momento in cui si è svegliato, è sceso dal lettone e ha gattonato fino al salotto di casa:

Qui ad aspettarlo c’erano loro, i due cani meticci della fa- miglia, un maschio e una fem- mina, incroci tra un pastore tedesco e un rottweiler. Animali fino a ieri docilissimi, mai un problema, affettuosi con tutti, soprattutto con il piccolo David. Che si è messo a giocare, come sempre, sul pavimento. Un sorriso a quegli insoliti compagni di gioco. L’ultimo. Uno dei due animali, la femmina, ha aggredito il piccolo azzannandolo alla testa e alla gola. Un attimo e anche il maschio gli è piombato addosso. David non ha avuto scampo, probabilmente un morso lo ha raggiunto alla carotide.

Lo zio, Michele Giammarota, si è precipitato ma non c’è stato nulla da fare. E ora, spiega il veterinario al Corriere:

I due animali erano gelosi del piccolo? «E’ un’ipotesi che escludo a priori — dice Dani- lo Mainardi, etologo e docen- te all’università Ca’ Foscari di Venezia —. Semmai vedo nei due animali un gioco inconsa- pevole verso un cucciolo che loro non ritenevano così indi- feso. Tanto per fare una meta- fora è come se un campione di lotta libera iniziasse a com- battere con un neonato. I cani non capiscono i pericoli e gio- chi innocui possono diventa- re fatali. Mai lasciare bambini così piccoli soli con animali, se pur docili, anche se questo episodio mi sembra una tragi- ca fatalità».

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