L’Odissea del registro dei cattivi pagatori

E se un giorno scopriste di essere iscritti nelle liste dei cattivi pagatori, anche se avete sempre onorato i vostri pagamenti o i finanziamenti? Sicuramente potrebbe trattarsi di una circostanza quantomeno imbarazzante anche perché si tratta di una macchina nella fedina fiscale delle persone.

EUROPA-TASSE-ITALIA-

PERICOLO DEBITI – Al momento di una richiesta di finanziamento ad una banca o ad una finanziaria, il cliente viene “archiviato” all’interno di un database informatico chiamato “Sic”, che sta per “sistema d’informazioni creditizie”. Parliamo di un elenco on-line al quale possono accedere gli istituti di credito così da comprendere la posizione finanziaria del richiedente. Come spiega Blogrisparmio ci spiega però che se non si riesce ad onorare i propri debiti il nominativo verrà iscritto automaticamente nell’elenco dei “cattivi pagatori”, ovvero un archivio consultabile per capire se un cliente sia stato segnalato per il mancato pagamento di una o più rate.

ISCRIZIONE A SORPRESA – Tra queste centrali di rischio è opportuno segnalare la Crif, che archivia i dati trasmessi dalle banche e dalle finanziarie che aderiscono al Sistema Eurisc. Le banche e le società finanziarie sono solite controllare le informazioni presenti nella CRIF per valutare i rischi di un finanziamento in rapporto al soggetto richiedente. Come spiega Investire Oggi però a volte può capitare che una persona possa essere iscritta ad una di queste banche dati senza neanche esserne a conoscenza. Magari non ha mai ritardato un pagamento, eppure è finito nel Sic, dove vengono raccolti i pagamenti avvenuti in ritardo, l’emissione di assegni scoperti, finanziamenti richiesti e non concessi.

Foto Stock - Banche

LA TESTIMONIANZA – Il garante della privacy è intervenuto in difesa di coloro finiti nel registro dei cattivi pagatori senza saperlo. Come spiega migliori-offerte-prestiti un comunicato del garante ha confermato che possono essere inscritti nella lista Sic tutti i cattivi pagatori che abbiano ricevuto un preavviso. Ed un preavviso potrebbe salvare una persona da stress ed angoscia, come conferma la testimonianza di una persona che si è trovata iscritta nel registro dei cattivi pagatori. Questo il suo racconto relativo ad un’esperienza avvenuta nel 2010:

Ho trasferito il mio conto corrente da Intesa a Barclays. Il giorno in cui sono andata ad aprire il conto mi hanno chiesto se volevo una carta di credito completamente gratuita, io ho rifiutato l’offerta in quanto non mi sembrava il caso, essendo io non lavoratrice. Dopo aver esaudito la trafila burocrtica per aprire il conto corrente, mi sono state recapitate due lettere, una dal Crf e l’altra dal Crif, nelle quali veniva spiegato che non potevano proseguire con la pratica perchè nei loro schedari risulto una cattiva pagatrice. All’epoca avevo solo 24 anni e non ho mai pagato nulla a rate, neanche l’abbonamento del telefono. Inoltre non avevo chiesto la Carta di Credito. Ho poi scoperto che il controllo delle liste è a pagamento, così come la richiesta di cancellazione. Ho mandato un fax a questi due sistemi di controllo dicendo di non aver mai avuto problemi di questo genere, inoltre sono andata alla Barclays chiedendo spiegazioni dicendo che è uno stratagemma abbastanza imbarazzante per recuperare alla fine della fiera poco più di una ventina di euro. Il funzionario mi ha detto che sono situazioni che possono capitare e che avrebbero risolto tutto loro, cosa che effettivamente è successa.

STRANO INCIDENTE – In sostanza il nostro contatto si è visto iscritto nel registro dei cattivi pagatori solo perché non voleva una carta di credito. E per cancellare il suo nome si è vista richiedere 10 euro a testa da entrambi i database, soldi da pagare tramite bollettino. E certo non è molto rassicurante sapere che tutto ciò succede spesso, probabilmente coinvolgendo coloro che non hanno una storia finanziaria alle spalle. E non è tutto, il contributo spese per l’accesso ai dati personali del richiedente viene richiesto anche a coloro che sono vittima di dati inesatti o furti d’identità.

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COS’E’ IL CRIF? – Zona Prestiti ci aiuta a capire qualcosa in più del Crif, il gestore di Eurisc che raccoglie al suo interno i dati forniti direttamente dagli enti finanziatori partecipanti. La finalità del trattamento dei dati personali non è quella di classificare i “cattivi pagatori” evidenziando solo gli inadempienti ma quella di valutare il merito creditizio e contenere il rischio attraverso segnalazioni, inviate da banche e finanziarie, riguardanti l’andamento dei singoli rapporti di credito. I dati possono essere consultati solo in presenza della firma del cliente sulla clausola relativa al trattamento degli stessi. Inoltre il Crif non gestisce nessun archivio dei protesti. Le contestazioni devono essere inoltrate alle Camere di Commercio di competenza.

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