Tutti odiano la Germania

Il salvataggio di Cipro è l’ultimo uomo nero a bussare alla porta della Comunità Europa perché ha di nuovo messo a rischio la stabilità della moneta unica. Adesso che, apparentemente, si è trovato un piano per salvare dal tracollo l’isola del Mediterraneo, in territorio UE si sventolano commenti sulla presunta egemonia della Germania. L’intervista al ministro delle finanze tedesco, chiarisce lo stato di shock in cui versa l’Europa: Wolfgang Schäuble è convinto che gli altri paesi membri siano ‘gelosi’ di Berlino e le sue parole non fanno che aumentare il dissapore europeo.

LA CRISI – La dichiarazione di Schäuble ricorda lo stesso shock provato di fronte a Mario Monti che accarezza un cane, e poi lo adotta, da Daria Bignardi in una serata in cui perde l’aura di serietà che l’ha sempre contraddistinto per mostrare l’aspetto più umano. Così come il tecnocrate, Wolfgang Schäuble, ministro delle Finanze tedesco, si lascia andare a commenti poco consoni alla sua carica di ministro nel corso di un’intervista televisiva presso il canale ZDF, come spiega Le Monde. In risposta a una domanda sulle critiche continue che i paesi muovono alla Germania, ha risposto spiegando che i pareri negativi sono mossi solo dall’invidia di chi non ha la stessa forza. Insomma, il ministro delle Finanze tedesco si è lasciato andare a commenti personali su questioni di carattere politico-economico e in diretta tv e questo in un clima già aspro in cui i cosiddetti ‘alunni in difficoltà’ faticano a tirare a campare.

guarda le immagini:

LEGGI ANCHE: Il salvataggio di Cipro e le speranze dell’euro

L’INTERVISTA SHOCK – “È sempre così è come se ci trovassimo all’interno di una stessa classe a scuola e quelli che hanno difficoltà sono un po’ gelosi di chi ottiene i risultati migliori” ha detto il ministro delle Finanze tedesco in diretta sul canale ZDF, come scrive Le MatinSchäuble ha precisato che “la Germania non è un paese cattivo ma è un paese che sa assumersi le sue responsabilità”, ricordando infine il coinvolgimento dei contribuenti tedeschi nei diversi piani di aiuto verso i paesi europei in difficoltà. Le parole del ministro non bastano perché i paesi sono salvi ma le conseguenze dell’austerità costringono i cittadini, dei paesi in difficoltà, a situazioni di estrema povertà e non mancano manifestazioni di odio nei confronti della Germania, additata come causa primaria del degrado economico in cui versano.

L’ODIO DEI PAESI IN DIFFICOLTA’ – Cipro è salva ma a quale costo? Der Spiegel spiega che la sopravvivenza è solo metà dell’opera perché l’isola è piena di ferite profonde che deve affrontare e la salvezza costa cara. Lo sanno bene in Irlanda, Portogallo, Spagna e Grecia che in comune hanno il comune denominatore di persone arrabbiate verso Angela Merkel. La delusione dei cittadini non esclude riferimenti d’annata al nazismo e l’immagine della cancelliera viene insudiciata con sgradevoli baffetti: la Germania rappresenta il nuovo Hitler? In Europa sta dilagando una certa “germanofobia” perché le persone sono terrorizzate dalle misure di austerity. Il ministro degli Esteri Westerwelle ricorda che “Noi europei siamo tutti sulla stessa barca e solo insieme possiamo superare la crisi europea del debito. Quello che serve è rispetto e i pregiudizi vanno lasciati da parte, bisogna pensare alla vita nuova”. Insomma, la classe politica tedesca prende assolutamente le distanze da quei riferimenti che la avvicinano ai richiami dell’orribile passato ma intanto, nelle strade di Nicosia, i cittadini manifestano con cartelloni che denigrano la Merkel riducendola a una nazista. Il governo federale spera che il piano di salvataggio di Cipro funzioni perché solo questo può metterlo al riparo da nuove critiche.

I MOTIVI – Il giornalista tedesco Jakob Augustein ha spiegato su Der Spiegel con parole forti perché il comportamento della Germania viene così odiato e temuto dagli altri paesi membri UE. “Nella crisi di Cipro, i tedeschi hanno dimostrato il loro potere ma l’hanno fatto nel modo sbagliato perché non sono in grado di gestirlo correttamente. I ciprioti hanno pensato di far pagare ai piccoli risparmiatori i costi del fallimento delle loro banche e i tedeschi hanno dato l’ok per imporre il principio di ‘delitto e castigo’. Tutto il mondo era fermo a guardare mentre la garanzia sui depositi scompariva: che fine hanno fatto le promesse della Merkel? Il piano è stato ritirato e ora la fiducia è tradita. Che valore ha la parola della Cancelliera? Il comportamento verso Cipro lo ha dimostrato ancora una volta: l’Europa non può fidarsi dei tedeschi”. Augustein usa ancora parole critiche verso la Merkel e spiega: “La sua idea di integrazione europea è che l’Europa deve inchinarsi agli ordini della politica tedesca”. Nel frattempo Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda, vivono tassi di disoccupazione altissimi, le famiglie ricorrono agli aiuti della Croce Rossa e in tutta l’Europa 5,7 milioni di persone sotto i 25 anni sono senza lavoro, secondo le statistiche ufficiali Eurostat. La Merkel è consapevole della situazione e recentemente ha dichiarato: “Il numero elevato di giovani disoccupati è il nostro più grande peso al momento. Il compito principale dei politici di Spagna, Grecia, Italia e Portogallo deve essere quello di mostrare loro delle prospettive”. E bene: quali?

 

 

(Photo Credit/Getty Images)

Share this article