La Corea del Nord punta i missili contro gli Usa

26/03/2013 di Alberto Sofia

La Corea del Nord minaccia gli Stati Uniti: il regime ha spiegato come le forze armate del paese si trovino in “assetto da combattimento”. Con i missili pronti in direzione delle basi continentali americane e a quelle delle Hawaii e di Guam (l’isola più estesa della Micronesia, ndr). La notizia della nuova provocazione nordcoreana è stata riportata da un comunicato dell’agenzia nordcoreana Kcna: la decisione rappresenta una risposta di Pyongyang alle manovre decise da Washington insieme alla Corea del Sud nel Pacifico. Segue i precedenti test missilistici e nucleare condotti dal regime, nonostante la contrarietà e le accuse della comunità internazionale.

LA PROVOCAZIONE DELLA COREA DEL NORD – Il regime di Kim Jong-un ha comunicato così attraverso l’agenzia ufficiale di aver predisposto i suoi missili a lunga gittata per possibili attacchi alle basi statunitensi: come si spiega sul New York Times, per lo più una provocazione. Nonostante le passate minacce di attacco nucleare contro gli Stati Uniti, non è ritenuta credibile la capacità del regime nordcoreano di colpire gli Stati Uniti continentali con un’arma atomica. Eppure, i militari delle basi nel Pacifico rischiano, dato che restano a portata dei missili a media gittata di Pyongyang. Sotto controllo quelle delle Hawaii e di Guam, l’isola del Pacifico occidentale, che si trova soltanto a 1.500 chilometri a sud-est dalla Corea.

GLI ATTRITI – Nei giorni scorsi era stato il ministero della Difesa della Sud Corea ad evidenziare come non fossero stati rilevati segni di attività insolite dai militari del Nord. Nel frattempo, erano proprio le forze armate sudcoreane insieme a quelle americane a condurre esercitazioni definite “di natura difensiva”. Operazioni che continueranno fino alla fine di aprile. Un atto che ha irritato il regime nordcoreano, che ha accusato a sua volta Washington di preparativi di guerra, attraverso l’utilizzo dei bombardieri B-52 che hanno sorvolato la penisola coreana nel quadro delle esercitazioni.

IL COMUNICATO – Come riporta il Guardian, nel comunicato nordcoreano si spiega come l’esercito sia stato posto in stato d’allerta, pronto ad entrare in azione. Mentre alle “unità speciali strategiche” è stato ordinato di cominciare i preparativi in vista di un possibile attacco contro gli States. Si legge: “Il comandante dell’esercito del popolo coreano dichiara che tutte le truppe d’artiglieria, comprese le unità missilistiche strategiche e le unità di artiglieria a lunga gittata devono entrare in stato d’allerta, pronte a combattere”. Una retorica di guerra, con tanto di provocazioni, che non poteva non crescere dopo le esercitazioni congiunte. Ad essere minacciata è stata più volte anche la Corea del Sud, subito dopo la decisione di Pyongyang di abrogare l’armistizio – quello che sospese la guerra di Corea nel ’53 – e l’invocazione da parte dell’attuale dittatore Kim Jong-un  di una “battaglia finale”. La Cina ha cercato di inserirsi nella contesa; “Invitiamo tutte le parti in causa a esercitare la moderazione”, ha spiegato il portavoce del governo  Hong Lei, dopo l’annuncio di guerra della Nord Corea.

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