Quelli che si fanno congelare per tornare in vita

Huffington Post si è interrogato sulla possibilità della vita dopo la morte e ha esaminato l’ipotesi della conservazione criogenica ovvero “congelare il corpo subito dopo la morte per un risveglio nel futuro”. Ecco cosa ha scoperto.

CONSERVAZIONE CRIONICA – “È stato detto che niente in questo mondo è certo, a parte le tasse e la morte” scrive Huffington Post introducendo la modalità per “ingannare la morte” con la pratica crionica ovvero l’ibernazione del corpo. Ci sono un mucchio di persone pronte a scommettere investendo soldi e mettendo a disposizione il proprio corpo. H.P. racconta la storia di Kim Suozzi morta quest’anno a 23 anni, che ha scelto di far congelare il suo corpo nella speranza che un giorno possa tornare in vita. Huffington Post a colloquio con David Ettinger ha scoperto alcune cose sul processo di conservazione che ‘congela’ il corpo.

 

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UN’ALTRA VITA – David Ettinger è un membro del Cryonics Institute e suo padre Robert è stato definito “il padre della crionica” dopo la pubblicazione del testo “The Prospect of Immortality” (La prospettiva dell’immortalità ndr) del 1982. Quando Robert è morto è stato congelato insieme alla moglie e alla madre e David spera un giorno di unirsi a loro. L’istituto dove lavora Ettinger contiene 115 corpi congelati e Ettinger stima alcune centinaia di persone in altre strutture sparse per il mondo. Alla domanda “Che cos’è la crionica?” risponde spiegando che “la pratica si riferisce al congelamento delle persone al momento della morte, allo scopo di preservarli e farli rivivere quando i progressi medici lo renderanno possibile”. Per adesso, la pratica è una scommessa sul futuro.

COME AVVIENE – Ettinger ha spiegato nell’intervista che la pratica del congelamento deve avvenire in modo veloce: “Il raffreddamento del corpo parte dalla testa poi si passa alle fasi successive utilizzando il ghiaccio mentre il corpo viene protetto da agenti crioprotettivi per limitare i danni. Il corpo viene poi cosparso di vapori come l’azoto liquido”. Per l’intero processo occorrono dai due giorni in su. Quindi, per adesso si può effettuare solo la pratica del congelamento ma manca un riscontro scientifico per garantire “futuri risvegli”. Un piccolo particolare di nessuna importanza.

 

 

 

(Photo Credit/Huffington Post)

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