La bufala degli insulti di Papa Francesco alle donne

15/03/2013 di Mazzetta

Date per buone da numerosi fonti d’informazione che hanno citato l’agenzia argentina Telam, venivano invece da altrove.

CHI HA TROVATO IL BANDOLO – A tracciare l’origine delle frasi attribuite a Bergoglio è stata Infocatolica.com, che ha ricostruito come il testo provenisse da una delle Yahoo Answers, dove una delle domande poste sei anni fa chiedeva al lettore che ne pensasse delle dichiarazioni di Bergoglio, accludendo un testo d’agenzia che però sarebbe falso.

SUBITO VIRALE – Falso perché in Argentina non ne hanno memoria e anche i motori di ricerca non vanno più indietro dell’elezione papale ed è da escludere che si tratti di rivelazioni recenti perché negli ultimi due giorni i cronisti argentini non hanno visto alcun lancio del genere. Si tratta quindi di una bufala, raccolta forse per primo da un quotidiano del Costa Rica e presentata come attuale, subito imitato da altri e presto le frasi, ad alto impatto ed estremamente “notiziabili” sono apparse anche nel nostro paese sui media mainstream, come Libero o Tgcom24 e da lì hanno dilagato ovunque.

MEGLIO COSI’ – Una buona notizia per tutti, non solo per i cattolici, Bergoglio era già abbastanza indigeribile, ma affermazioni del genere sembravano farne addirittura un unicum nella retorica cattolica, che predica la sottomissione e l’inferiorità  della donna, ma che nella modernità ha imparato a farlo esaltando le virtù della sua eroica sottomissione volontaria per il bene della famiglia. Da tempo ormai la chiesa ha rigettato pubblicamente  l’idea che la donna sia inferiore e seconda all’uomo, anche se poi non può fare a meno di negare il sacerdozio alle donne e d’imporre loro comandamenti e dogmi concepiti ad uso e consumo di una religione nella quale Dio si rivolgeva in origine solo agli uomini, imponendo loro di rispettare le proprietà altrui, tra le quali le donne.

PROPAGANDA INCROCIATA – A Cesare quel che è di Cesare e a Bergoglio quel che è di Bergoglio, sul conto del quale ovviamente in queste ore vola di tutto, mettendo a dura prova le capacità di chi è chiamato a verificare le informazioni, anche perché il passaggio di status di Bergoglio ha reso evidentemente molto appetibili certe informazioni per il fronte anticlericale e allo stesso tempo la formidabile macchina per le pubbliche relazioni del Vaticano ha chiamato a raccolta tutta la cristianità per lucidare l’immagine del nuovo Papa.

PAROLE SELEZIONATE – L’esempio delle dichiarazioni di Adolfo Pérez Esquivel, che ieri ha difeso Bergoglio dicendo che non fu complice della dittatura, s’inscrive sicuramente in questo quadro, perché la domanda è molto precisa e altrettanto la risposta, ma se l’intervistatore avesse voluto allargare la sua prospettiva forse avrebbe scoperto un’altra parte del pensiero di Esquivel poco positiva per il nuovo Papa: “Molti vescovi avevano un doppio discorso. Quando io ero in prigione mia moglie parlava con i vescovi che promettevano aiuti e poi facevano esattamente il contrario. L’attitudine di Bergoglio si iscrive in tutta questa politica per la quale tutti quelli che lavorano socialmente con i poveri erano comunisti, sovversivi, terroristi”. Così, come ci ricorda Gennaro Carotenuto, diceva Esquivel alla televisione argentina nel 2005 del nuovo Papa.

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