Risultati elezioni 2013: Beppe Grillo e la ola del M5S

I risultati delle elezioni 2013 parlano chiaro. Il trionfo di Beppe Grillo era atteso, ma forse non nelle proporzioni. Per il Movimento 5 Stelle le elezioni politiche 2013 hanno rappresentato la definitiva consacrazione. Prima erano arrivate le vittorie alle amministrative, con la storica “conquista di Parma”. E l’ottimo risultato alle elezioni regionali in Sicilia, vinte da Rosario Crocetta e dalla coalizione Pd-Udc. Di fronte ai numeri dei sondaggi, però, in pochi potevano ipotizzare come quello di Grillo potesse issarsi come primo partito alla Camera (con 108 deputati), davanti al Partito Democratico. E guadagnare ben 54 senatori al Senato, diventando decisivo. Così, a risultati acquisiti, è esplosa in rete la felicità dei “militanti a 5 stelle”. Lo stesso leader ha cinguettato su Twitter questa mattina: “Siamo diventati la prima forza in assoluto in tre anni”, ha spiegato, sottolineando di aver raggiunto un risultato storico “senza soldi e senza aver mai accettato rimborsi elettorali”.

grillo - tweet

RISULTATI ELEZIONI: LE REAZIONI DEI GRILLINI – Non hanno inciso alla fine le critiche per la mancanza di democrazia interna al movimento, né le espulsioni eccellenti come quelle di Tavolazzi, Favia e Salsi. Anzi, polemiche e accuse piovute da tutti i partiti sembrano aver cementato il M5S, galvanizzando gli elettori indecisi, dopo le performance nelle piazze di Torino, Milano e Roma, alla vigilia del voto. Grillo l’aveva minacciato: “Arrendevi, siete circondati”, riprendendo un vecchio slogan del Fronte della Gioventù (tanto che non erano mancate nuove critiche, dopo le passate aperture a Casa Pound). E così è stato: “Ci siamo presi anche Roma”, si legge su Twitter.

Pochi festeggiano nelle piazze, ma sul web sono tutti esaltati ed impazzano i commenti al cinguettio del leader: “Aria nuova, era ora”, spiegano. “Siamo diventati l’ago della bilancia” e “Abbiamo stracciato la vecchia politica”, sono i commenti più diffusi su Twitter. “Altro che instant poll: tutto falso, è un trionfo”, si legge ancora.

Beppe Grillo sull'Etna, comizio a 2000 metri

RISULTATI ELEZIONI: LE DICHIARAZIONI – Il capogruppo del Movimento 5 stelle in Comune Massimo Bugani a Bologna parla di  “risultato incredibile, da lacrime agli occhi”. E che va oltre qualsiasi aspettativa. E c’è chi,, come Paolo Bernini, giovane eletto, spiega che non ci saranno “inciuci e che si parlerà soltanto di proposte”. Laura Castelli, altra candidata giovanissima eletta in Piemonte, spiega a SkyTg24 come in realtà non sia per lei un risultato inatteso: “Lo avevamo capito nelle piazze: la gente ha compreso il nostro programma ed è stato un risultato straordinario”. E lo stesso Beppe Grillo ha spiegato sul suo blog come non ci saranno “inciuci”:

“Faranno un governissimo pdmenoelle – pdelle. Noi siamo l’ostacolo. Contro di noi non ce la possono più fare, che si mettano il cuore in pace. Potranno andare avanti ancora 7, 8 mesi a fare un disastro, ma cercheremo di tenerlo sotto controllo. Cominceremo a fare quello che abbiamo sempre detto, le nostre stelle: l’acqua pubblica, la scuola pubblica, la sanità pubblica. Se ci seguono ci seguono. Se no la battaglia sarà molto dura per loro, molto dura”.

Il leader ha lasciato la sua villa di Sant’Ilario a Genova, senza fermarsi a parlare con i giornalisti in attesa. Un rapporto che si preannuncia complicato anche in futuro, dopo le polemiche per la mancata intervista programmata con SkyTg24 e l’iniziale esclusione nella piazza di San Giovanni a Roma decisa contro i reporter italiani. Grillo si è limitato a mostrare un ‘pollice su’. A Sant’Ilario si sono presentate, tra l’altro, alcune persone che hanno detto di essere suoi elettori. Hanno citofonato in villa. Ma non sono state fatte entrare.

RISULTATI ELEZIONI: CRITICHE E DIFESA – Di fronte agli elettori di centro, sinistra e destra che mettono in discussione le capacità del M5S e sottolineano come si tratti soltanto di un voto di protesta, i grillini sembrano intanto non temere nulla: “La nostra vittoria è la garanzia di avere persone incensurate che saranno controllate dalla rete, cosa che ancora non capite”, si legge su Twitter. Ma non solo: c’è chi spiega come “sia meraviglioso sentire in tv gli esponenti di PD e PDL litigare come i bambini dell’asilo per decidere chi ha vinto le elezioni di mezzo punto percentuale”. Al contrario dei giovani candidati del M5S, che spiegano invece “quello che proporranno appena entrati in parlamento: taglio stipendi, abolizione vitalizi e rimborso ai partiti”. Ma altri elettori provano a frenare i loro entusiasmi: “Cosa dobbiamo aspettarci da un movimento che silenzia i contestatori e non vuole alcuna alleanza?”, spiegano diversi cittadini. E c’è anche chi tra gli stessi grillini invita al dialogo: “Tagli ai costi della politica, legge elettorale: Grillo parla con Bersani e impedisci che si allei con Berlusconi”. Ma sembrano voci minoritarie. Per ora è il tempo dell’euforia per il M5S, primo partito alla Camera. Grillo l’aveva promesso: “Ci vedremo in Parlamento, sarà un piacere”. E ieri ha ribadito come poco si interessi della questione della governabilità: “Ma non avete ancora capito che l’ingovernabilità è il sistema avuto finora?”. Un’ipotesi che fa spaventare i media e gli investitori internazionali, intimoriti per il caos nella terza economia dell’eurozona.

 

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