Sondaggi clandestini, la vittoria di Bersani

La campagna elettorale è ormai conclusa, ma oggi continuano ad arrivare i numeri dei sondaggi sotto forma di gare di cavalli oppure voci dal Conclave. Secondo questi dati, il vincitore delle prossime elezioni sarebbe Pierluigi Bersani, con Silvio Berlusconi distaccato di cinque punti circa in media. L’unica differenza rispetto alle due settimane di divieto di pubblicazione dei sondaggi è l’ormai acquisito sorpasso di Beppe Grillo nei confronti di Mario Monti.

VINCE BERSANI – Una tradizione ormai consolidata del web italiano prevede che nelle ultime due settimane i sondaggi vengano diffusi, visto il divieto di pubblicazione, tramite l’indicazione dei dati rilevati in forma “nascosta”. Sono le corse clandestine dei cavalli lanciate da Andrea Mancia sul suo blog ormai nel 2008, e poi trasferitesi sul sito Notapolitica. Su questo portale le ultime corse rilevano un vantaggio ormai acquisito della coalizione di centrosinistra sul centrodestra. Secondo un ippodromo i punti di margine sono quasi 7, secondo un altro invece sono 4,9. Lo stesso sondaggio, che è stato realizzato dall’istituto guidato da un noto editorialista di La Repubblica, viene anche ripreso dal sito YouTrend, di cui è responsabile la società di indagini Quorum. Per un istituto triestino – proviamo ad indovinare indicando il nome di SWG- Bersani guida con 6 punti, mentre per il sondaggista del Corriere della Sera il distacco scende a 4,7. Anche EMG di Fabrizio Masia stima tra i 4 ed i 5 punti di distacco il margine di vantaggio di Bersani.

UNICO CAMBIAMENTO – I dati delle intenzioni di voto rilevate in questi giorni sono in realtà molto simile al quadro demoscopico di due settimane fa, quando sono stati pubblicati gli ultimi sondaggi in ottemperanza alla legge del 2000. Bersani e la coalizione Italia Bene Comune conducono con un margine di vantaggio tra i 5 ed i 7 punti, che renderebbe scontata la conquista della maggioranza dei seggi alla Camera. Al Senato invece un simile distacco nazionale non rassicura il Pd ed i suoi alleati sulla conquista della maggioranza, che si assegna su base regionale. La grande differenza con due settimane fa è invece l’esplosione del MoVimento 5 Stelle, ora proiettato verso il 20%. Se Berlusconi pare aver esaurito il suo recupero tra i delusi del centrodestra, Grillo ha conquistato l’ultima fetta di indecisi, a danno di Monti. La coalizione centrista rischia di precipitare nell’irrilevanza, proprio come capitò al defunto Terzo Polo, e gli alleati del presidente del Consiglio,Udc e Fli, sono ormai ridotti a percentuali di pura testimonianza o quasi. Tra poche ore sapremo se i sondaggi, pubblici o mascherati, saranno stati precisi nell’indicare le tendenze di voto degli italiani.

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